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Atalanta, la rinascita di Ilicic: “Vi racconto il mio calvario. Non pensavo più al calcio…”

Atalanta, la rinascita di Ilicic: “Vi racconto il mio calvario. Non pensavo più al calcio…”

Il fantasista dell'Atalanta è tornato ad essere protagonista in campo dopo l'infezione batterica che lo ha costretto ai box per due mesi

Mediagol7

Una tripletta dal sapore speciale, quella siglata da Josip Ilicic in occasione della sfida contro il Chievo Verona.

Tre gol ed una prestazione di assoluto livello dopo il lungo stop che lo ha costretto ai box in questo avvio di stagione. Il fantasista dell'Atalanta a causa di un'infezione batterica ai linfonodi del collo è stato ricoverato per diversi giorni in ospedale, restando lontano dal rettangolo di gioco per ben due mesi. Poi, la rinascita.

"In quei due mesi sotto antibiotico ho capito che il pallone non era tutto. A volte ci si arrabbia per niente ma la malattia mi ha cambiato. Non volevo nemmeno vedere le partite. Famiglia, compagni e Gasperini mi sono stati vicini, poi si è trattato solo di riprendere il ritmo partita - ha spiegato il calciatore ex Palermo, intervistato ai microfoni del sito ufficiale della Dea -. I gol? Inaspettati ma ad un attaccante basta poco per svoltare. Dobbiamo giocare col sorriso, che è la cosa più importante. Poi, se vinci è anche più facile".

NUOVA VITA - "E' stato il momento più difficile della mia vita. Ad un certo punto ho pure smesso di pensare al calcio, ti passano davanti agli occhi tante cose brutte e pensieri che non vorresti mai avere. Il lavoro ad un certo punto viene dopo e fino a quando ho capito che tutto era alle spalle e potevo tornare a ragionare da calciatore è stata dura - ha raccontato Ilicic ai microfoni di 'Tuttosport' -. Non ho guardato partite, non ho pensato al calcio perché c'erano davvero cose più importanti che mi preoccupavano molto. Questa esperienza mi ha fatto vedere la vita in modo diverso, non pensi troppo alle stupidate e vivi tutto in modo molto più leggero. Senza arrabbiature. Questa per me è una nuova vita, mi sento più forte e affronto tutto con uno spirito diverso. Quando mi sento bene, posso fare quello che voglio in campo...", ha concluso.