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Inter, Gabigol: “Il Flamengo mi ha cambiato la vita, ho un sogno nel cassetto. Il paragone con Adriano…”

L'ex attaccante dell'Inter, Gabigol, ha concesso ai microfoni della Fifa una lunga intervista riguardante il suo futuro e quello della sua Nazionale, il Brasile.

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Gabriel Barbosa si confessa.

L'attuale attaccante brasiliano in forza al Flamengo in prestito dall'Inter, noto col soprannome di "Gabigol", intervistato a lungo sul sito ufficiale della Fifa, ha confessato quali sono i suoi obiettivi: vincere con i rossoneri e aiutare la propria Nazionale in Qatar nel 2022.

"Penso di essere migliorato molto, ho cambiato molte cose della mia vita da quando sono tornato dall’Europa. Adesso ho un nutrizionista, un cuoco, un fisioterapista e altre persone che mi hanno aiutato molto. Adesso penso solo al calcio e ho raggiunto ottime statistiche ma voglio continuare a migliorare. Sono onorato del paragone con Adriano, ma ancora non merito di essere paragonato a lui e Zico. Sono leggende brasiliane, hanno vinto titoli per i loro club. Non ho ancora vinto niente e c’è molto da vincere, il Brasilerao e la Libertadores. I miei numeri sono il risultato del lavoro di squadra, non solo mio. Ammetto di voler vincere col Flamengo, ma ovviamente se potessi diventare ancora capocannoniere, sarei molto felice. Il livello di passione dei nostri tifosi? E' inspiegabile. Ogni gara c’è il tutto esaurito, ovunque andiamo c’è enorme supporto. Sappiamo la storia del Flamengo, hanno la più grande fan base del Brasile: sono passionali, ma devi sentirlo sul campo per capirlo davvero. I tifosi credono in me dalla prima partita, proverò a ripagarli sul campo. I gol, le vittorie e l'affetto della gente aiutano sicuramente a crescere. Il mio ritorno in Nazionale? Spero sia un punto di partenza, non di arrivo. E’ bellissimo essere nella Selecao, il mio paese, la più grande nazionale del mondo. Imparo sempre tante cose lì. Mi sono divertito, ho vestito per qualche minuto la maglia del Brasile. Il Mondiale? E’ un grande sogno, è speciale. Ricordo il Brasile vincere nel 2002, anche se ero giovane. E ricordo il Mondiale del 2014 in Brasile. Non abbiamo ottenuto il risultato che volevamo, ma è stato uno spettacolo. Abbiamo grandi giocatori in ogni ruolo: devono accadere tante cose perché si avveri il mio sogno, ma provo a lavorare ogni giorno duramente per continuare a migliorare: mi piacerebbe esserci nel 2022".