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Roma-Betis, Mourinho: “Undici contro undici più sessantamila. Dybala? Domani gioca”

Roma
Le dichiarazioni del tecnico giallorosso alla vigilia del match di Europa League

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Giornata di vigilia in casa Roma. Domani alle ore 21.00, la squadra di Mourinho affronterà il Betis nel match valido per la terza giornata della fase a gironi di Europa League. Un appuntamento delicato per i giallorossi che avranno dalla loro parte il caldo pubblico dello Stadio Olimpico. José Mourinho è intervenuto in conferenza stampa per presentare l'ostico match europeo. Tra le tante tematiche affrontate, l'allenatore capitolino si è soffermato sulle condizioni dell'ex Palermo Paulo Dybala. Di seguito, le sue dichiarazioni.

"Paulo sta bene e gioca. La difficoltà di domani è quella di giocare contro una squadra di qualità, con un'identità chiara e con grande esperienza. E' una squadra che ha vinto e in Spagna non è facile se non sei tra le tre squadre top. Sarà dura, ma lo sarà anche per loro. Undici contro undici più sessantamila, sperando che faranno il loro perché tra una settimana a Siviglia i tifosi spagnoli saranno scatenati. Mi fido dei miei calciatori e dei miei sessantamila. Zalewski può giocare un po' ovunque, si è trasformato in un bel giocatore. Gioca anche in Nazionale e non è una selezione di basso livello. E' un giocatore importante per noi, non cambia nulla se sta in panchina o in campo. I giocatori bravi possono giocare insieme. All'inizio per tanti di voi sembrava impossibile che giocassero insieme Pellegrini, Zaniolo, Dybala e Abraham. Purtroppo un infortunio di qua e uno di la non ci hanno permesso di usarli sempre, ma quando li usiamo funzionano. Abraham e Belotti sono due giocatori bravi e possono giocare insieme, sta a noi allenatori poi trovare la soluzione giusta. Per una squadra giocare contro Belotti e Abraham insieme non è semplice, ma non voglio dire chi giocherà perché il Real Betis avrà tante soluzioni e non chi giocherà domani di loro".

Su Zaniolo: "E' un giocatore che preoccupa gli avversari. Questo è fuori discussione. E' un giocatore che non è egoista. Qualche volta il suo modo di giocare gli fa prendere decisioni individuali, ma non è un calciatore che risparmia energia o pensa a se stesso. Dà tutto per la sua squadra. Per noi difensivamente lavora tanto e un giocatore che lavora tanto come lui è normale che non segni 20 gol in una stagione. Ma è un giocatore veramente importante per noi. Per noi se segna di meno o di più non è drammatico. Segna di più in Europa? Magari in Serie A hanno un livello superiore di quello che noi troviamo in Conference League ed Europa League. Ma Betis e Leicester sono di un livello altissimo, ma in A abbiamo gare più complicate".

Chiosa di Mourinho sul campionato: "I quattro punti presi con Inter e Juventus sono quelli che abbiamo perso con Udinese e Atalanta, se facciamo il paragone sui numeri con lo scorso anno non abbiamo guadagnato molto. Se parliamo a livello emozionale è importante fare risultati in questi stadi, ti dà un feeling diverso. Per esempio abbiamo parlato della sconfitta con l'Atalanta, ma siamo usciti dal campo con una grande sensazione di superiorità in mezzo al campo. Lo scorso anno qualche volta siamo andati in questi stadi e siamo usciti con la sensazione di essere inferiori, ora possiamo uscire pareggiando, perdendo o vincendo ma con la sensazione di superiorità. Poi è chiaro che sono punti che portano qualcosa in più. Contentissimo per i ragazzi".