Acque agitate in casa Torino.
torino
Torino, contestazioni e proteste: lettera a Cairo dall’Unione club granata
Proseguono le contestazioni della piazza granata nei confronti del numero uno del club piemontese
Proseguono incessanti le contestazioni portate avanti da parte dei tifosi granata nei confronti della presidenza di Urbano Cairo. Striscioni al "Filadelfia", proteste allo stadio Olimpico "Grande Torino", sono solo alcuni episodi - verificatisi nelle ultime settimane - che testimoniano il malcontento della piazza piemontese. Un malcontento manifestato, ancora una volta, attraverso una lunga lettera indirizzato al numero uno del club da parte dell'Unione club granata e diffusa da "Tuttosport".
“Caro” Presidente,
Quanto c’eravamo amati in quei giorni del 2005 … Quanto amore sprecato! Pensavamo di aver trovato in te la persona giusta, la guida sicura, l’imprenditore moderno e illuminato. Ci siamo ritrovati Lotito senza la sua conoscenza del calcio … Quanto eravamo innamorati di te. Quanto siamo stati ingenui, quante fette di prosciutto sugli occhi. Sì, perché a guardar bene, in quei venti giorni dalla metà di agosto ai primi di settembre del 2005 avevi già dimostrato tutto … “Prendo il Toro solo alle mie condizioni (gratis ndr) altrimenti tenetevi Giovannone”.
Chissà perché hai cercato di cancellare ogni traccia della nostra storia! Hai preteso che il passato glorioso del Toro non potesse farti ombra in nessun modo, ti sei riempito la bocca di Pulici, Meroni, Grande Torino, senza neanche sapere chi realmente fossero. Hai preteso che fosse allontanata dalla Società la componente tecnica che sapeva tramandare i valori Toro, Renato Zaccarelli su tutti, hai rifiutato la cessione di quote simboliche al Circolo Soci, hai rifiutato qualsiasi proposta di partecipazione popolare come ti avevano chiesto l’Avv. Marengo prima e ToroMio poi, hai liquidato i Lodisti senza neanche un misero grazie. Hai scelto di essere solo, hai scelto di allontanare il Toro dal Torino Fc! C’era già tutto in quei primi giorni, che stupidi a non vederlo …
Ma il nostro compito, Presidente, non è più quello di contestarti, si contesta qualcuno quando lo si stima, quando si pensa che possa cambiare, lo si rimprovera per migliorare. No, quel tempo è passato Presidente, noi non ti contestiamo più! Tra noi dobbiamo prendere atto che la nostra storia è finita, proprio finita. Vorremmo dirti VATTENE, lascia la Casa Granata che stai occupando abusivamente da 15 anni, lasciaci ricominciare una nuova vita da tifosi, ma sarebbe troppo semplice e siamo consapevoli purtroppo che la nostra convivenza dovrà durare ancora un po’. Ed allora (se per caso non l’avessi ancora capito, e non l’hai ancora capito) vogliamo provare a spiegarti quelli che sono stati i tuoi errori, quelli che ai nostri occhi sono le cose più gravi, gli errori più importanti che hai commesso, nella speranza (temiamo vana) che almeno per questi ultimi tempi tu possa non peggiorare meschinamente la tua già grave posizione.
Partiamo dalla considerazione verso i TIFOSI.
Ci hai diviso, ci hai fatto litigare tra noi, ci hai umiliati con dichiarazioni ridicole e promesse ancora più ridicole. Ma soprattutto non ci hai mai veramente considerato. Il nuovo Consiglio Direttivo dell’Unione Club Granata (UCG) è da Dicembre 2019 (data dell’elezione) che chiede di venirsi a presentare a te (o a qualcuno dei tuoi sottoposti). Era un gesto di cortesia nei tuoi confronti, alla ricerca di un dialogo costruttivo. Risposte: scuse, rinvii, promesse, ma ad oggi il nulla … Grazie, va bene così, adesso non serve più! Una mossa però un po’ stupida, se possiamo permetterci, perché alla data dell’elezione del Direttivo UCG contava 107 Toro Club associati, in rappresentanza di circa diecimila tifosi, e per chi vive di numeri e dati non proprio un qualcosa di trascurabile. In ogni caso, è probabile che tu non sappia neanche esattamente che cos’è UCG …
Ma partiamo dal fondo e andiamo a ritroso. Partiamo da quelle belle serate di Novembre 2019 dove hai permesso che si mischiassero i tifosi del Toro della Curva Primavera con quelli del Napoli prima e dell’Inter poi. Un “esperimento sociale” lo ha definito qualcuno … Probabilmente questa situazione ti avrà anche fatto guadagnare qualche centinaia di Euro in più, ma ha messo a repentaglio la salute di famiglie, anziani, donne e bambini. Gli anziani ed i bambini del Toro, Presidente. Su questo investiamo una sola parola: vergogna! Poi siamo venuti a scoprire che eravamo anche stati denunciati…
Hai tolto gli striscioni dei Toro Club per mettere la pubblicità, e va bene, capiamolo, è il calcio business bellezza. Potevamo però concordare una soluzione, quale ad esempio riempire quei settori che non prevedono la pubblicità, come la Curva Primavera o le parti dei Distinti non occupate dagli spazi pubblicitari. Sarebbe bastato informarci, confrontarsi, parlarci … Perché vedi, Presidente, per te i 52 Euro ricevuti per la pubblicità della “Trattoria Mariuccia” sono fondamentali, ma per noi lo striscione esposto da decenni è sinonimo di appartenenza ed orgoglio, valori a te sconosciuti, almeno per quel che riguarda il Toro! Ti abbiamo chiesto una maglia della squadra da far firmare a qualche giocatore per inviarla ai Club che non sono di Torino e che non possono avere direttamente la presenza dei calciatori ai loro eventi: i tuoi sottoposti ci hanno risposto che si poteva valutare, ma a condizione che comprassimo noi la maglia … Abbiamo chiesto qualche gadget o la foto della squadra da mandare ai Club, lascio a te ricordare la risposta …
L’UCG ha creato, in questi ultimi tre anni, due eventi allo stadio Grande Torino, una sfilata di tutti i Toro Club, rappresentati dai loro bambini, e la festa celebrativa del compleanno del Torino nel 2018. Era il compleanno del Toro, ti abbiamo organizzato la festa che avresti dovuto celebrare tu e non sei stato disponibile neanche a darci i formaggini dello sponsor e una bottiglia d’acqua per i bambini che sfilavano … Ma non ti preoccupare, ci abbiamo pensato noi, i Tifosi del Toro.
Vedi Presidente, (vogliamo provare a parlare la tua stessa lingua), quello che proprio ci sfugge (e ci irrita) è il fatto che noi siamo i tuoi clienti, siamo i soggetti a cui devi vendere il tuo prodotto, siamo quelli che devono andare allo Stadio, comprare i biglietti, comprare il merchandising, abbonarsi alla pay-tv, insomma i “polli da spennare” e questi polli sono complici, vogliono essere spennati, vorrebbero in primis avere una squadra di cui esser fieri, comprare magliette, abbonarsi, fare diritti tv, etc … etc … Ed allora, perché sei così sordo su questi temi ? Non ci arrivi ? (non crediamo sia difficile per un imprenditore del tuo calibro). Non conosci gli argomenti ? (altrettanto grave, ma ti potremmo perdonare se permettessi a qualcuno di insegnarteli). Non sei libero ? (su questo non avremmo parole …).
Le INFRASTRUTTURE. Non spenderemo tante parole, perché è molto semplice: stai dimostrando che delle nostre case non t’importa nulla! Al FILA sei un ospite, un inquilino, pure un inquilino pretenzioso e noioso, ma non fai nulla per tenere nel giusto modo la nostra casa. Non trovi neanche la dignità di spendere 400 Euro per noleggiare una gru che rimuova quell’obbrobrio di tenda cadente su Via Filadelfia! Ti anticipiamo ... non dire che il Fila non è tuo. Il Fila è la casa morale del Toro! Avresti dovuto fare fuoco e fiamme per completarlo, per far arrivare lì il Museo del Grande Torino, la sede della società e lo spazio per i tifosi. Siamo fermi all’inaugurazione, per il resto: parole, parole, parole … Certo, bisognerebbe spendere, anzi investire! Stadio Grande Torino. In questi giorni, di fronte a questo triste e malato calcio, non possiamo evitar di notare che in tutta la Serie A c’è una sola squadra che non ha fatto gli striscioni per coprire gli spalti vuoti, indovina qual’é ? Siamo anche gli unici a non aver “granatizzato” i seggiolini e a non abbassare (almeno nei settori Distinti e Tribuna) le barriere divisorie. Anche qui, non dire che lo stadio non è tuo, neanche quelli di Bologna, Brescia, Firenze, Napoli lo sono, ma là i loro Presidenti hanno speso di tasca loro … o meglio dalle tasche delle Società. Capitolo Robaldo. E’ caduto il ponte Morandi e l’han ricostruito! E’ bruciata Notre Dame e l’han ristrutturata! Obama era ancora Presidente e Ventura allenava il Toro. Il Robaldo è sempre lì, allo stesso punto … Basta questo …
Ed infine il PROGETTO SPORTIVO.
Non è nostro compito entrare nel merito delle scelte tecniche e non vogliamo farlo, però permettici due sole osservazioni. La prima: è chiaro che nel Torino Fcnon ci sia uno straccio di organizzazione verticale, le scelte sono sempre improvvisate e fatte all’ultimo, la Società intesa come tale è inesistente. Ma nelle altre tue attività imprenditoriali ti comporti allo stesso modo ? Crediamo proprio di no, e questo fa ancora più male. La seconda: ancor peggio è il fatto che ogni volta in cui sembra essersi creato un gruppo umano e sportivo pronto ad esser competitivo, tu sei sempre riuscito a distruggerlo, per testardaggine o incaute scelte prive di lungimiranza. Basta ricordare il Toro di Cerci e Immobile, la squadra di Bilbao, il Toro dell’anno scorso …
Ti chiederai, cosa posso fare per rimediare ? Nulla. Il nostro amore l’hai perso da tempo, forse dal giorno in cui sei comparso al fianco di Don Aldo promettendo tre milioni per la ricostruzione del Fila. Forse in quel momento quello che era un grande amore è diventato prima convivenza ed oggi solo mera intolleranza forzata. Torniamo alla domanda, cosa puoi fare ? Niente. Amore e passione, così delusi e così maltrattati, non si recuperano. E’ fuor di dubbio che dovremo fare ancora un po’ di strada assieme, abbiamo una convivenza forzata davanti, (speriamo breve), cerchiamo di renderla il meno difficile possibile.
Due cose, però, potresti ancora farle: cercare un acquirente serio per il Toro e salutare, o almeno dire chiaramente che il Toro è in vendita.
Concludiamo questa nostra lunga lettera con una spiegazione che riguarda chi ti scrive. La troverai sottoscritta formalmente dall’Unione Club Granata, la troverai sottoscritta da un singolo Toro Club, la troverai sottoscritta da un singolo Tifoso, la troverai sottoscritta da quell’insieme di emozione e passione che è il TORO, quel qualcosa di intangibile che ci differenzia da ogni altra Società, quel qualcosa che tu non sei mai riuscito veramente a capire e che inevitabilmente ha determinato il tuo fallimento come Presidente.
Il TORO è nostro, il Torino Fc è tuo! Forse tra un anno, forse tra un mese, forse domani tu te ne andrai! Noi, i nostri figli, i nostri nipoti, continueremo a possedere il TORO!".
© RIPRODUZIONE RISERVATA