"Sul campo sarà una partita come le altre, mette in palio tre punti. Chiaro che fuori dal campo mi porta sensazioni difficili da descrivere, per i cinque anni a Venezia. Una traccia indelebile sulla mia vita professionale. Perché finì la mia esperienza veneziana? Con Niederauer c’erano visioni opposte quasi su tutto. A un certo punto ti rendi conto che non puoi andare avanti ed è stato deciso di separarsi. Ognuno è andato per la sua strada, ma nessuno potrà mai cancellare le cose fatte insieme e i risultati ottenuti".
le dichiarazioni
Spal, Tacopina: “Venezia nel cuore. Niederauer? Visioni opposte, giusto separarsi”
Così il patron biancazzurro, Joe Tacopina, in vista della sfida tra Spal e Venezia in programma domenica pomeriggio allo stadio "Paolo Mazza". L'imprenditore italo-americano, intervistato ai microfoni del "Corriere Veneto", ha ripercorso la sua esperienza nel club arancioneroverde proiettandosi alla sfida di questo week-end.
"Persone come Dante Scibilia e Veronica Bon mi hanno seguito dal primo momento nell’avventura veneziana. Appena ho potuto li ho riportati con me. Anche Fabio Lupo e Armando Ortoli li ho rivoluti con me, sono tra i fautori della rinascita del Venezia. Cosa ho provato quando il Venezia è salito in Serie A? Una grande gioia per la città e per la tifoseria. C’erano tanti giocatori che avevamo scelto io e Fabio Lupo: penso a Ceccaroni, penso ad Aramu, penso a Fiordilino, tanto per fare alcuni esempi. La strada era quella giusta e infatti è arrivato l’ultimo step che mancava. Il rapporto con i tifosi? Un legame fortissimo che mantengo ancora. Quando torno a Venezia, vengo fermato, mi chiedono una foto, sento molta gratitudine: è la cosa più bella. Chi vince domenica? Non faccio pronostici: tiferò Spal, perché è giusto così, ma Venezia rimarrà sempre nel mio cuore".
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