"Ho letto con un certo stupore le dichiarazioni del signor Iervolino e resto sinceramente allibito". Lo ha detto Mario Giuffredi, intervenuto ai microfoni di "TuttoSalernitana". Il presidente della Salernitana, infatti, ha attaccato di recente a mezzo stampa lo stesso procuratore, che cura gli interessi tra gli altri dei tesserati Luigi Sepe e Grigoris Kastanos, presentando anche un esposto contro l'agente.
LA REPLICA
Salernitana, Iervolino attacca Giuffredi. L’agente: “Chiariremo nelle sedi opportune”
"Il rapporto con gli agenti e gli intermediari è una priorità. Ora dobbiamo capire se siamo in grado di trasformare questo problema in un’opportunità o lasciare che inondi il nostro settore - le parole del patron Iervolino al 'Corriere dello Sport' -. Non possiamo essere ostaggio di certi comportamenti, di certe pressioni. Ci sono agenti e intermediari che vogliono il bene del calcio e tentano di creare valore per il sistema. Altri il valore lo sottraggono. Nessun procuratore può dire 'il mio giocatore se ne va': comanda l’agente? Ci sono atteggiamenti poco professionali, che vanno oltre il buon senso e anche il rispetto della privacy nel rapporto tra calciatore e club. Dire 'altrimenti il giocatore va via' crea un danno: senza cessione, avremo un giocatore scontento, che non vuole restare alla Salernitana, magari perché non ha avuto un adeguamento dello stipendio pur avendo un contratto lungo. Bisogna porre un argine a certi comportamenti, discuterne in Lega e in Figc, allontanare gli agenti che ragionano così. Io difendo la categoria degli agenti, è fondamentale che facciano parte del sistema perché creano valore. Ma non bisogna degenerare, avere una sorta di acquiescenza nei confronti di chi non svolge questo lavoro in modo professionale. Inaccettabile che si dica che non sappiamo fare il nostro lavoro solo perché non alziamo lo stipendio a un calciatore. Sarebbe carino chiedere a Sepe e Kastanos se condividono quelle posizioni sul loro futuro. Certe frasi incidono su tutto: serenità dei calciatori, motivazioni, feeling con l’ambiente. Chi ci ripaga per questi danni?", le sue parole.
"Il presidente, che mi accusa di strumentalizzare le interviste in modo strategico, dice solo quello che gli conviene - ha proseguito Giuffredi -. Avrebbe dovuto aggiungere che mi sono messo a disposizione quando a Salerno non voleva venire nessuno e io spinsi Sepe ad accettare pur con una squadra virtualmente retrocessa. Avrebbe dovuto ammettere che mi stanno mettendo pressioni per collocare altrove il mio assistito (Sepe, ndr) perché ritengono guadagni troppo, evidentemente i contratti li vogliono rispettare solo quando gli conviene. Aggiungo che in alcune occasioni mi ha chiesto di rinviare determinati pagamenti e non mi sono mai tirato indietro. Forse il signor Iervolino soffre di manie di protagonismo, so bene di non rischiare nulla perché ho rilasciato una intervista al sito TuttoSalernitana rispondendo alle domande di un giornalista".
"Ben venga l'esposto alla commissione agenti, potrò chiedere approfondimenti rispetto a quanto afferma il direttore sportivo Morgan De Sanctis che, in un messaggio, mi dice che sono stati i miei nemici a spingere il club ad agire in questo modo. È una affermazione grave. Ho appreso le volontà della società leggendo il Corriere dello Sport, se aveva problemi poteva chiamare direttamente me. Gli avevo anche inviato un messaggio, evidentemente preferisce contattarmi solo per pressarmi sulla partenza di Sepe. Questo signore crede di essere l'astro nascente degli imprenditori italiani a cui tutto è dovuto e al quale tutto è permesso. Io faccio questo lavoro dal 2010, rappresento giocatori di caratura internazionale e non mi era mai successa una cosa del genere. Ci sono centinaia di persone che possono testimoniare il mio spirito collaborativo nei confronti dei club, mi sono sempre messo a disposizione. Anche quando mi dissero che avrebbero preso Ochoa e dovetti gestire la questione Sepe per aiutare la Salernitana. Anzitutto è singolare che un signore, nel calcio da poco tempo, faccia certe illazioni pur essendo un neofita nei confronti di un agente che fa questo dal 2010 e che gode della stima di tutti. Che vuol dire che è stato spinto dai miei nemici? Immagino siano altri procuratori. Benissimo! Chiariremo nelle sedi opportune e vedrò con i miei legali se ci sono i presupposti per agire. Quanto al mercato, ribadisco: Sepe non si muove da Salerno e per Kastanos valuterò le eventuali proposte. Per il futuro credo sia molto difficile avere a che fare con un presidente e un dirigente che assumono questi comportamenti", ha concluso il noto procuratore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA