"Qualche aneddoto particolare su Baldini? Il mister è uno che prende le corde giuste sul piano mentale ed emotivo, non fa cose particolari o eclatanti. Innanzitutto è sempre se stesso e cerca di caricare la squadra, solo nei momenti in cui vede la necessità decide di alzare la voce. Ma è uno che parla con tutti serenamente e con raziocinio e spiega le cose per bene. Lui porta tanti esempi di vita per far capire a volte anche la tattica, sembra inspiegabile ma è una sua particolarità molto efficace e redditizia. Come imposta la formazione tatticamente? Il trequartista è fondamentale, deve legare con i due mediani e deve fare l'elastico connettendo tutto lo schema di gioco. A Carrara e ad Empoli ha sempre avuto a disposizione due centrocampisti di gamba che schermano e aiutano la difesa, ma che comunque accompagnano anche molto alti, cercando accorciare in avanti e far pressione insieme agli attaccanti. Quello che secondo me è più importante in termini di equilibri collettivi sono gli esterni offensivi e il trequartista, sono calciatori che nel suo disegno tattico hanno un ruolo determinante in entrambe le fasi di gioco".