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Maccarone: “Baldini e i suoi segreti, ecco il suo Palermo. Silvio mi ha detto che…”

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"A Carrara con il mister abbiamo fatto tre anni intensi ed in crescendo. Siamo arrivati fino alla semifinale dei play-off di Serie C persa all'ultimo secondo dei supplementari. Nei due anni in cui ho giocato nella formazione toscana io ho vissuto due annate davvero significative. Abbiamo raggiunto un quarto di finale playoff nel corso del primo campionato ed una semifinale nel secondo. E' stato un percorso importante in cui il mister ha visto crescere la squadra secondo i suoi dettami. Il modulo da lui prediletto? Il mister negli anni alla Carrarese ha optato per il 4-2-3-1 ma ora arriva in una squadra già costruita e bisogna vedere se ha gli uomini giusti per interpretare al meglio questo tipo di assetto. Queste sono valutazioni che poi farà lui appena ottimizzerà la conoscenza dei singoli con il lavoro sul campo".

"Come si comporta Baldini con la gestione del gruppo? Il mister ha le sue regole, normali di spogliatoio ma come per tutti gli allenatori. Se infrangi queste regole so che ci sono tanti tecnici che chiudono un occhio, mentre per lui queste sono regole sacre e mi trovo d'accordo con lui. Fuori dal campo un calciatore può fare quello che vuole, tra virgolette e sempre nei limiti, ma l'importante è che in quell'ora e mezza in cui c'è la partita o la seduta di lavoro il calciatore debba comportarsi da professionista specialmente all'interno del rettangolo di gioco. Sergente di ferro? Baldini lo è nella norma, come tanti altri tecnici, pretende come è giusto che sia il rispetto delle regole interne del gruppo e dello spogliatoio".

Sfoglia le schede per leggere l'intervista esclusiva realizzata da Leandro Ficarra