Pescara, Sebastiani su Zeman: “Il suo ritorno sta attirando la gente allo stadio”
—di Anthony Massaro
PLAYOFF SERIE C
di Anthony Massaro
Quasi tutto pronto per Virtus Entella-Pescara. Il match - valido per il ritorno del quarto turno dei playoff di Serie C - è in programma alle ore 20.30 allo stadio 'Comunale'.
Per Zdenek Zeman l'impianto sportivo ligure non è sicuramente un luogo di bei ricordi, soprattutto recenti. Il Foggia del boemo lo scorso anno - dopo aver vinto l'andata per uno a zero al 'Pino Zaccheria' con Merkai e compagni - è uscita sconfitta dal Comunale di Chiavari (al ritorno) con il risultato di due a uno in favore della squadra tutt'ora allenata da Gennaro Volpe.
Nella stagione precedente quella sfida valeva l'accesso ai quarti di finale, che poi i Diavoli Neri persero contro il Palermo di Silvio Baldini. Oggi tra Entella e Pescara c'è in palio una final-four dei playoff di Lega Pro.
La gara d'andata tra il Delfino e la compagine biancoceleste è terminata 2-1 in favore di Brosco e compagni. Per quanto concerne l'analisi della partita - invece - c'è da dire che la Virtus Entella per circa un'ora di gioco non è stata inferiore al club del patron Sebastiani.
Corta, alta aggressiva, lucida e vorace, gagliarda e volitiva. La squadra di Volpe all'Adriatico ha impressionato per la mentalità e la determinazione feroce con cui ha approcciato la sfida. Fragilità difensiva e psicologica, manovra farraginosa e poco fluida per il Pescara, che dopo il vantaggio di Corbari al settimo di gioco, ha rischiato di subire più di una rete. Le occasioni più ghiotte saranno quelle di Tomaselli e Meazzi nel primo tempo, per quanto concerne gli ospiti. Errore dal dischetto per il bomber biancazzurro, Facundo Lescano che al tramonto dei primi 45' minuti poteva siglare la rete dell'ex, ma la parata di Daniele Borra gli negherà la gioia del gol. Quest'ultimo altrettanto bravo sul tap-in di Cancellotti avvenuto subito dopo il rigore respinto.
Nella ripresa ci sarà un altro legno colpito dagli ospiti con Zampano, che di testa sfiorerà il raddoppio. La rete mancata di un nulla avrebbe con ogni probabilità indirizzato diversamente la qualificazione in vista del match di ritorno, in programma questa sera. Scoccata l'ora di gioco la squadra di Zeman ritrova ritmi e pressing alto, geometrie e fluidità nella circolazione della sfera. Meritato dunque il pareggio firmato da Davide Merola al sessantacinquesimo: grande giocata di Rafia che al limite dell'area scodella per il taglio dell'attaccante, pregevole nello stretto controllo e conclusione sul primo palo alla sinistra del portiere avversario.
Nonostante l'espulsione di Lescano, il Pescara manterrà il suo spirito positivo e riuscirà anche ad acciuffare il vantaggio. Mostra grande lucidità il tecnico boemo nell'inserire dalla panchina Cuppone, Kolaj e Aloi. Proprio l'ultimo citato sarà l'autore del raddoppio abruzzese al minuto al 76': cross morbido del centrocampista tunisino verso il secondo palo, dove il compagno colpisce di testa in tuffo a incrociare, che riesce a regalare il primo atto del doppio confronto al popolo del Delfino.
Al ritorno la Virtus Entella è chiamata alla rimonta. Il match non potrà prolungarsi ai tempi supplementari e in caso di parità sarà la squadra di Zdenek Zeman ad accedere in final-four playoff di Serie C. La prestazione dell'andata lascia ben sperare Gennaro Volpe in vista del match odierno. Occhio però alle assenze in casa ligure: squalificati Sadiki, Ramirez e Siatounis. Infortunati Chiosa, Morosini e Tascone. Mentre l'ex Paolucci è in dubbio.
Il Pescara invece non potrà contare su Lescano e Mesik per squalifica. Recuperato invece capitan Brosco. Tornerà al centro dell'attacco Cuppone (mai titolare con il mister boemo e non schierato dal primo minuto da febbraio).
Virtus Entella (3-4-2-1): Borra; Parodi, Pellizzer, Manzi; Zappella, Corbari, Paolucci, Tomaselli; Meazzi, Merkaj; Faggioli A disp. De Lucia, Ferraro, Clemenza, Favale, Rada, Reali, Banfi, Zamparo, Costa All. Gennaro Volpe
Pescara (4-3-3): Plizzari; Cancellotti, Boben, Brosco, Milani; Rafia, Palmiero, Kraja; Merola, Cuppone, Delle Monache A disp. Sommariva, D'Aniello, Crescenzi, Gyabuaa, Kolaj, Aloi, Vergani, Mora, Desogus, Pellacani, Ingrosso, Gozzi, Germinario All. Zdeněk Zeman
Arbitro: Mario Saia di Palermo (assistenti: Pietro Pascali di Bologna e Vincenzo Pedone di Reggio Calabria). Quarto ufficiale: Andrea Bordin di Bassano del Grappa
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