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Zamparini

Zamparini: “Con il centro sportivo non vai in B, Dybala e Pastore i miei pupilli”

Zamparini: “Con il centro sportivo non vai in B, Dybala e Pastore i miei pupilli”

L'ex presidente e patron del Palermo torna a parlare a pochi giorni dal suo 80esimo compleanno

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Maurizio Zamparini torna a parlare.

L'ex presidente di Palermo e Venezia, a pochi giorni dal suo 80esimo compleanno, ha rilasciato un'intervista a ItalPress nel corso della quale ha rivissuto le sue esperienze in entrambe le città. L'imprenditore friulano sia in Sicilia che in Veneto è andato via in modo traumatico, in rosanero la sua avventura si chiuse con la cessione ad Arkus Network che determinò il fallimento del club. Lo stesso Zamparini si è soffermato sul progetto portato avanti da Hera Hora e dall'attuale presidente del Palermo, Dario Mirri, legato alla costruzione del centro sportivo.

"Centro sportivo? Secondo me è una cosa secondaria. Tra l'altro trovo strano che lo stia facendo Mirri perchè la Serie C è un campionato molto pesante dal punto di vista economico, si perdono 3-4 milioni all'anno e se vuoi andare in Serie B rischi di perderne anche 10. Poi se dalla Serie B vuoi andare in A ne perdi 20 all'anno. Io al primo anno di Palermo ne persi 30. Non è che fai il centro sportivo e poi vai in Serie B, serve la squadra. Sono affezionato a tutti, certamente quelli di grande talento che ho avuto e abbiamo scoperto noi, come Dybala e Pastore, li ho particolarmente a cuore. Li abbiamo presi dalla serie B argentina: Pastore alla fine l'ho pagato più di 15 milioni, Dybala me ne era costati 12 all'inizio, ma poi con le vicende che tutti sapete è arrivato a 20. Abbiamo avuto occhio nel selezionarli, ma non solo loro, anche Cavani, Hernandez e tantissimi altri. Io il calcio lo conoscevo bene e al mio fianco c'erano direttori sportivi bravi come Foschi o Sabatini. Dal punto di vista finanziario quello che e' successo al Palermo oggi lo stanno vivendo anche i grandi club. A Palermo, in una regione alla quale davamo 20 milioni all'anno, invece di chiedere mi aspettavo dicessero 'Hai bisogno di aiuto? Ti serve qualcosa?'. Io non ritenevo il Palermo mio, la squadra era della città di Palermo non di Maurizio Zamparini".

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