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Zamparini

Zamparini: “C’è un motivo se scelsi il Palermo, felice che il Venezia sia in A”

BELLUNO, ITALY - JULY 25:  Maurizio Zamparini answers questions during a press conference at the US Citta' di Palermo training camp on July 25, 2018 in Belluno, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

L'ex presidente e patron del Palermo torna a parlare a pochi giorni dal suo 80esimo compleanno

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Maurizio Zamparini torna a parlare.

L'ex presidente di Palermo e Venezia, a pochi giorni dal suo 80esimo compleanno, ha rilasciato un'intervista a ItalPress nel corso della quale ha rivissuto le sue esperienze in entrambe le città. L'imprenditore friulano sia in Sicilia che in Veneto è andato via in modo traumatico, in rosanero la sua avventura si chiuse con la cessione ad Arkus Network che determinò il fallimento del club.

"Del mondo del calcio mi e' rimasto solamente il bello, lo amo. È bellissimo.Il ricordo piu' brutto è quello delle istituzioni. Punto. Venezia è stata un'esperienza bellissima, quando sono andato via, checchè ne dicano i disinformati, ho regalato la squadra a Dal Cin con 4 miliardi di lire di attivo e senza una lira di debito, lui (Dal Cin, ndr) dopo tre-quattro anni se li è mangiati e l'ha fatta fallire. Io ho solamente portato via tutti i giocatori che mi servivano per il Palermo che ho tra l'altro pagato, sto parlando di Maniero e gli altri che sono venuti in Sicilia, dove siamo arrivati poi quarti in serie B. Ho un bel ricordo di Venezia, una città piccola, dove non si poteva fare calcio ma sono felice che siano tornati in Serie A, non pensavo ci riuscissero. Io amo il calcio perchè a volte accadono cose per caso. Io ero al Venezia e dopo che non mi avevano fatto fare lo stadio, volevo andare in una piazza diversa dove si poteva fare calcio ad un certo livello e mi si presentarono due possibilità: il Genoa o il Palermo. Contro ogni consiglio di amici e collaboratori invece del Genoa scelsi Palermo. Ricordo che la prima volta che arrivai a Palermo i tifosi mi chiedevano 'portaci in Europa' e ci siamo andati diverse volte. Io ho messo dentro nel Palermo 100 milioni del mio, oltre i soldi che ho pagato a Sensi. Ho investito tanto, poi quando nel 2008 c'e' stata la crisi non si poteva più' sostenere quel livello di perdite di bilancio. Certi giocatori andavano via perchè il Palermo non poteva pagarli: Pastore da noi guadagnava 500 mila euro, poi al PSG guadagnava 4 milioni. Avevamo perdite tutti gli anni che dovevano essere coperte dalla proprietà e l'ho sempre fatto. Quando ho lasciato il Palermo, perchè me lo hanno strappato, il Palermo nel settore calcio non aveva debiti con nessuno".

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