"Palermo è la mia città, la mia origine, in qualche modo tornerò indietro a tutto quello che ho vissuto, perché in rosanero ho fatto tutte le giovanili fino ad esordire nel 2005 in Serie A e in Coppa Uefa. Tuttavia, ancora di più dopo aver perso col Novara, sarà una partita come le altre".
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Venezia, Rinaudo sfida il Palermo: “Sarà una partita come le altre. Anche le squadre più attrezzate si possono battere…”
Le dichiarazioni del responsabile dell'area tecnica dei veneti, ed ex difensore del Palermo: "In uno stadio caldo come il Barbera, il Venezia metterà tutta la sua voglia di riscatto"
Parola di Leandro Rinaudo. L'attuale responsabile dell'area tecnica del Venezia, intervistato ai microfoni de 'Il Gazzettino', si è espresso in vista della sfida contro il Palermo, in programma sabato pomeriggio allo stadio Renzo Barbera. Diversi sono i temi trattati dall'ex rosanero, palermitano d'origine: dal momento della sua squadra, reduce dalla sconfitta contro il Novara di Eugenio Corini, ai punti di forza del Palermo di Bruno Tedino.
"Guardi a Nestorovski, Coronado, Embalo e intuisci subito la grande qualità dei giocatori, affidati a un allenatore come Tedino, che a Pordenone aveva già dimostrato di saper far giocare bene le sue squadre, dando una precisa identità. In uno stadio caldo come il Barbera il Venezia metterà tutta la sua voglia di riscatto - ha dichiarato Rinaudo -, ma con equilibrio perché nessuno può 'spaccare il mondo'. Ognuno di noi si guarderà dentro per non commettere più errori come quello col Novara, noi non abbiamo mai pensato di poter vincere sempre, ma anche le squadre più attrezzate si possono battere".
VENEZIA - "La partita col Novara conferma esattamente quello che, a prescindere dai risultati, abbiamo sempre sostenuto, ovvero che il Venezia è sì un’ottima squadra con grandi valori morali, fisici e sul piano dell’impegno e del sacrificio, ma alla quale il minimo sforzo non basta. Finora tante partite sono andate bene perché siamo andati oltre le nostre capacità, sabato ciò non è avvenuto. Nel primo tempo il Venezia non si è visto per niente, forse i ragazzi, anche solo inconsciamente, dentro di loro avranno pensato ad una gara dal facile approccio. Invece a volte quando capisci che non è così è già diventato troppo tardi, infatti non è mai facile rimontare due gol. Certo, i secondi 45’ sono stati a senso unico e anche un po’ sfortunati per noi. Sono sicuro che questo passaggio a vuoto aiuterà quanto a consapevolezza che la B non ammette distrazioni. Quando succede così a ridosso della partita è più complicato correggere il tiro. Ne avevamo parlato, il mister lavora molto su questa cosa, a volte è difficile entrare nella testa di tutti i 26 giocatori. Ai ragazzi non si può rimproverare nulla per come si allenano, sono encomiabili, ora bisogna imparare la lezione, perché faremo il salto di qualità quando capiremo che la 'sana paura' non può mai mancarci. Ad ogni modo nessun assillo né drammi, stiamo facendo il nostro percorso, abbiamo 25 punti e non bisogna prestare il fianco ad allarmismi che non esistono", ha concluso.
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