Vecchio Palermo: archiviazione per Rino Foschi e Daniela De Angeli

In città c'è ancora festa per la Serie B conquistata dal Palermo FC, categoria dalla quale i rosanero erano assenti da tre lunghissimi ed interminabili anni. Era l'U.S. Città di Palermo, era il Palermo delle lunghe controversie societarie dopo i titoli di coda del lungo corso targato Maurizio Zamparini, l'ex patron ormai defunto lo scorso 1° febbraio. Quella società non esiste più, ma le vicende giudiziarie vanno avanti. Una di queste si è appena conclusa con l’archiviazione per tutti gli indagati, compreso l'ex direttore sportivo, ma anche presidente, Rino Foschi.

Su richiesta della stessa Procura si chiude la vicenda giudiziaria, oltre che per l'ex dirigente romagnolo, anche per Daniela De Angeli, Emanuele Facile, Alessandro Albanese e Roberto Bergamo. Decaduta dunque l'accusa di omesso versamento dell’Iva a carico dei sopracitati, che avevano ricoperto cariche sociali nella turbolenta stagione della vendita della società da parte del defunto patron Maurizio Zamparini.

Secondo la ricostruzione degli investigatori, nel momento in cui bisognava pagare le rate, gli indagati - adesso prosciolti dalle accuse - erano già dimessi dagli incarichi. Nessuna colpa può essere a loro addebitata. La notizia di reato - dice il Gip Aiello - è infondata.

Il processo riguardava il mancato versamento dell'Iva negli anni di imposta 2018 e 2019, cifre per oltre 3 milioni e mezzo di euro. Di fronte alla contestazione da parte dell’Agenzia delle Entrate il Palermo chiese il pagamento per ravvedimento operoso dilazionato in 30 rate. Fu pagata solo la prima, poi la situazione societaria arrivò al collasso. Una stagione che si chiuse nell’ottobre 2019 con il fallimento, con il Palermo che successivamente ripartito con una nuova struttura societaria dall'inferno della Serie D  fino alla recentissima promozione in serie B.