serie b

Sensibile-Mediagol: “Novara-Palermo, i big rosa e Valoti. Addio Lupo? Suo lavoro top, ho la mia idea. Ormai il ruolo del ds…”

Mediagol77

Conosco molto bene Aladino Valoti anche se non come Fabio Lupo, una lunga militanza nell’Albinoleffe con il presidente Andreoletti che ha condotto l’attività del club bergamasco per parecchi anni anche in serie B. Ha sicuramente una buonissima esperienza, anche lui una volta è venuto via dall’Albinoleffe e sembrava essere uscito un po’ dal giro, poi l’anno scorso è andato a Cosenza, quindi al Sudtirol e ora questa grande opportunità di Palermo. Aladino è una persona molto equilibrata e pacata e riflessiva, conosce il calcio e credo che sia all’altezza per potersi giocare le sue chances.

Io sono stato esonerato l’anno scorso l’1 dicembre dal Trapani, società che mi aveva scelto l’1 agosto; con una squadra e una preparazione già fatta. Non ho avuto la possibilità di fare il mercato in estate e non l’ho avuta in inverno, la squadra andava male e hanno deciso di esonerare sia Cosmi che il sottoscritto. Credo che stia diventando la normalità quella di mandare via i direttori sportivi, che al contrario di quello che pensano molti allenatori, non se la passano granché bene e stanno diventando di fatto l’anello debole della catena. Come gestire questa situazione? Si tratta solo di decidere a quale livello della scala delle priorità si vuole mettere la propria dignità. Credo che uscire di scena come ha fatto Fabio Lupo sia un gesto molto dispendioso dal punto di vista emotivo per lui, un gesto non comune e raro che conferma ancora una volta di chi stiamo parlando. Ovviamente, i presidenti sono quelli che scelgono e hanno anche il diritto di mandarci via, poi comportamenti ciascuno li adatta a quelli che sono i propri valori, la propria educazione e la propria storia. Non posso fare altro che registrare situazioni sempre più frequenti di delegittimazione del ruolo di direttore sportivo e la cosa dispiace, però poi il pallino è sempre in mano a chi è il padrone del vapore. Sono un pizzico amareggiato ma non rassegnato, amo molto il mio lavoro e sono certo che avrò ancora delle opportunità importanti che mi daranno la possibilità di svolgere il mio ruolo al meglio ed ottenere buoni risultati. Ma l’andazzo in voga nel nostro calcio a volte mi fa pensare che in certe realtà la figura del direttore sportivo si riduce ad una casella da ricoprire nei quadri dirigenziali solo per una mera questione di regolamento 

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