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Palermo, Saric fuori dal letargo: Dario vuole lasciare il segno nello sprint playoff

Palermo
Stagione complicata e al di sotto delle aspettative per Dario Saric

di Davide Raja

Il Palermo è reduce dall'ennesima prestazione opaca che ha portato solamente un punto al seguito del pareggio a reti bianche in casa contro il Cosenza. Solamente una vittoria nelle ultime nove gare è uno score deludente per una squadra che ha spostato le proprie attenzioni su un obiettivo più prestigioso come quello dell'accesso ai playoff. Un'involuzione preoccupante, sul piano  prestazionale e dell'atteggiamento mentale, quella mostrata dalla compagine rosanero nelle ultime uscite dopo la sosta del campionato. Oggetto di perplessità alcune scelte del tecnico Eugenio Corini, ma anche le performance evanescenti di alcuni big dai quali si aspettava certamente un contributo più tangibile e dirimente. Uno di questi è innegabilmente  Dario Saric. Il centrocampista italo-bosniaco, nonostante si spenda con dedizione ed encomiabile generosità, non riesce a dare corpo, qualità e concretezza alle sue prestazioni. Non un assist, un gol, una giocata decisiva che possa spostare gli equilibri ed incidere sul risultato.

A sei giornate dalla fine dell'attuale campionato di Serie B, non sono pochi i calciatori del Palermo che hanno condotto una stagione altalenante, chiamati a giocarsi le proprie carte ed invertire il trend in queste ultime uscite per ottenere una riconferma per l'annata successiva. Al netto di alcuni calciatori che hanno loro malgrado pagato il conto con la sorte infortuni, ed altri elementi che hanno oggettivamente sofferto il salto di categoria, Dario Saric, in ragione di background professionale e referenze maturate sul rettangolo verde, avrebbe dovuto essere, nell'immaginario collettivo, uno dei capisaldi e leader tecnici della formazione di Eugenio Corini.

Il talento del bosniaco aveva raggiunto il proprio picco nella scorsa stagione in Serie B con la maglia dell'Ascoli. Sotto la guida del tecnico Andrea Sottil, oggi all'Udinese, Saric è riuscito ad esprimere al meglio il proprio potenziale, entusiasmando il pubblico marchigiano con giocate d'alta scuola, ed offrendo un contributo di sostanza e qualità, tra reti pesanti e preziosi assist ai compagni. Il vizio del gol non gli è mai mancato in maglia bianconera, con sei reti messe a segno in due annate. Rete avversaria gonfiata per l'ultima volta con la maglia bianconera poco prima di approdare in Sicilia. firma lasciata nella stagione agonistica attuale con un potente sinistro contro il Venezia in Coppa Italia in estate.

Un profilo come il suo ha fatto "gola" a molti club cadetti e, non solo, nella scorsa finestra di calciomercato estiva. Non sono di certo mancate le pretendenti desiderose di accaparrarsi il cartellino del bosniaco. Dopo una lunga ed articolata trattativa, a spuntarla è stato proprio il Palermo che ha ufficializzato il colpo pochi giorni dopo la partita contro lo stesso Ascoli per la terza giornata di Serie B. Saric è rimasto affascinato dal progetto di una piazza prestigiosa e calorosa come quella siciliana, recentemente inglobata nell'ambiziosa "famiglia" City Football Group.

La prima gara in maglia rosanero non è stata delle migliori, con un netto tre a zero subito  al "Granillo" contro la Reggina che ha visto il mister Eugenio Corini concedere la titolarità per la prima volta ad una buona fetta dei nuovi arrivati dal rush finale del calciomercato estivo. Soprattutto per quanto riguarda il reparto dicentrocampo, si erano create alte aspettative per la linea rosanero etichettata "la tripla S", composta dallo stesso Saric insieme a Stulac e Segre.

Tuttavia, mentre alcuni colleghi di reparto iniziano a trovare maggior minutaggio e continuità di rendimento, come Segre, ed altri elementi evidenziano segnali evidenti di crescita come Broh e Claudio Gomes, Saric è uno di quelli che ha fatto maggiore fatica a tricare condizione, brillantezza e ritmo partita, stentando ad inserirsi nei meccanismi corali della formazione allenata da Eugenio Corini, Dopo la debacle del "Liberati" contro la Ternana, Saric vede il campo sempre meno, non riuscendo a partire dal primo minuto per nessuna rimanente gara del girone d'andata, complice anche un infortunio che lo ha tenuto ai box per alcune settimane.

L'inizio del 2023 calcistico sembrava sorridere al ritrovato Dario Saric che, nonostante la qualificata e nutrita concorrenza in zona nevralgica, implementata dall'arrivo in rosa di Valerio Verre nel calciomercato di gennaio, è riuscito a trovare la propria continuità di impiego, scalando le gerarchie di Corini a scapito di Segre. Al "Tombolato" contro il Cittadella, è arrivato anche il primo assist vincente in maglia rosanero dell'italo-bosniaco, facendo da sponda per la magnifica rovesciata di Matteo Brunori. Malgrado il maggior minutaggio, quello "zero" sulla statistica dei gol segnati pesa ogni giornata che passa. Gonfiare la rete non è propriamente il suo mestiere ma Saric si era messo in mostra ai tempi dell'Ascoli proprio per i suoi tempi di inserimento offensivi, unitamente a poderoso cambio di passo in percussione e rimarchevoli doti balistiche

A prescindere dai gol siglati e dalla stagione ad oggi non brillante,, le qualità tecniche ed atletiche del bosniaco non possono essere messe in discussione. Sarà di fondamentale importanza il suo apporto in questo rush finale della regular season per centrare l'obiettivo playoff e gettare le basi per un futuro in maglia rosanero da protagonista.

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