A cura diNicolò Cilluffo
la difesa
Palermo, quarto clean sheet stagionale: da Perrotta a Buttaro, Filippi alza il bunker
Il Palermo targato Giacomo Filippi è reduce da una convincente vittoria maturata per tre a zero ai danni del Foggia di Zdenek Zeman. Ko pesante per la compagine pugliese che è stata vittima degli affondi letali dei rosa, abili a portarsi in vantaggio con Roberto Floriano dopo pochi minuti dal fischio d'inizio del direttore di gara. Matteo Brunori per il raddoppio al 20' in seguito ad un break di Francesco De Rose che ha conquistato la sfera in zona nevralgica trasformando l'azione da difensiva in offensiva. Ad ipotecare definitivamente i preziosi tre punti, il calcio di rigore procurato e trasformato da Edoardo Soleri, subentrato in luogo di Brunori nella seconda frazione di gioco.
Un successo che ha permesso al Palermo di agguantare momentaneamente il terzo posto nella classifica del Girone C di Serie C. Ben quattro le squadre che si trovano a quota 13 punti come i rosanero, che hanno - però - una migliore differenza reti a discapito di Turris, Taranto, Monopoli e Virtus Francavilla.
La prossima sfida vedrà sul cammino della franchigia siciliana proprio la sorpresa Turris, che vanta il miglior attacco del torneo insieme al Bari capolista. Sedici i gol fatti, dodici quelli subiti. A Torre del Greco, dunque, il Palermo troverà una squadra brillante in sede di finalizzazione, ma decisamente leziosa in fase difensiva. I campani - nel precedente turno di Serie C - hanno messo alle strette i Galletti di mister Mignani, che sono comunque riusciti a portare a casa l'intero bottino dopo essere passati in svantaggio per ben due volte (4-2 il risultato finale).
Dopo le iniziali difficoltà, il reparto arretrato a disposizione dell'allenatore originario di Partinico sembra aver trovato la quadra. I due clean sheet consecutivi del Palermo contro Juve Stabia e Foggia implementano fiducia e coesione di un pacchetto che è stato oggetto di critica in sede di analisi tecnico-tattica, reo topiche e disattenzioni lampanti palesatesi nell'incipit stagionale a tinte rosanero. Latina e Catanzaro le altre due avversarie che non sono riuscite a timbrare il cartellino contro la compagine siciliana in questo primo scorcio di campionato.
Da quando Filippi siede sulla panchina del Palermo, soltanto durante i playoff validi per compiere il salto di categoria dalla Serie C alla B la retroguardia rosanero ha fatto meglio, imponendosi per tre gare consecutive e lasciando a secco Teramo, Juve Stabia e Avellino (nel match d'andata disputatosi al "Renzo Barbera"). Nel corrente torneo di Lega Pro, salvo il pesante ko rimediato per tre ad uno sul campo del Taranto dell'ex Saraniti (unica sconfitta stagionale dei rosa), il Palermo non ha mai subito più di un gol, riuscendo spesso ad arginare le potenziali occasioni degli avversari di turno.
Un fattore chiave dell'inversione di tendenza del Palermo di Filippi sono state le prestazioni sfoderate dal classe 2002 Alessio Buttaro. Feroce in sede di marcatura ed ordinato in fase di impostazione. Predisposizione al sacrificio e voglia di mettersi in mostra fanno dell'ex Roma un tassello imprescindibile del mosaico difensivo rosanero. Ampi i margini di miglioramento sotto il punto di vista della gestione nervosa dei novanta minuti per un giocatore che è stato costretto a saltare le prime tre giornate di campionato in seguito al cartellino rosso rimediato con la maglia della Primavera giallorossa nel corso della scorsa stagione. Ed altre due (Foggia e Turris) per il tackle commesso sullo scadere del match contro la Juve Stabia, figlio della vis agonistica messa in campo quotidianamente da Buttaro.
L'ultimo tassello portato in dote dalla dirigenza rosanero prende il nome di Marco Perrotta. Difensore centrale mancino dotato di una buona tecnica di base, impreziosita da un'ottima propensione a staccare più in alto di tutti, primeggiando spesso nel gioco aereo. Leggere le traiettorie e disinnescare cross potenzialmente pericolosi, far sentire il contatto all'attaccante di turno, mostrandosi irruento ed implacabile al punto giusto. L'ex calciatore del Bari ha dimostrato, fin qui, di essere un profilo di spessore in grado di prendersi carico del reparto più arretrato a disposizione di Filippi grazie all'esperienza presente in seno al bagaglio dello stesso classe 1994.
Dopo una buona partenza, Edoardo Lancini ha commesso qualche errore di troppo costato caro alla franchigia siciliana. Il posto di centrale del rispettivo terzetto è spesso conteso tra quest'ultimo e Ivan Marconi, autore - invece - di ottime prestazioni nelle recenti uscite. Tuttavia, l'ex Monza deve recuperare da un problema al tendine del retto femorale che lo costringerà a saltare i prossimi due turni di campionato.
Filippi, fin qui, ha dovuto fare a meno di Andrea Accardi, fermo ai box dall'amichevole estiva disputata sul campo dell'Enna a causa di un problema al polpaccio prima e di un'infiammazione al tendine d'Achille poi. Il difensore palermitano, in settimana, si è recato a Siviglia dove è stato seguito da un'equipe medica per una terapia personalizzata. Il rientro di Accardi potrebbe offrire all'ex vice di Boscaglia un'alternativa di spessore sul centro-destra. Infine, Buba Marong e Manuel Peretti sono i due giovani che hanno racimolato minor minutaggio dall'avvio del Girone C di Serie C. Difensori apparsi al momento, da quanto mostrato sul terreno di gioco, non ancora del tutto pronti a recitare un ruolo da protagonista in un campionato tosto come quello di Lega Pro, ma valide alternative con ampi margini di miglioramento che potrebbero offrire nuove soluzioni a Filippi e al suo staff in un prossimo futuro.
Le velleità di promozione in Serie B di De Rose e compagni passano, anche, dalla solidità difensiva del team siciliano. Continuare su questa falsa riga ed invertire il trend anche in trasferta significherebbe poter legittimare le dichiarate ambizioni di vertice di un Palermo che si è posto come obiettivo la promozione in cadetteria.
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