IL CONFRONTO

Palermo, perché Mignani ha superato Alvini: dati, numeri e filosofie a confronto

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Andiamo alla faccia vincente della medaglia. Michele Mignani è stato scelto per traghettare questo Palermo nel tortuoso finale di campionato che lo attende. Sette finali dalle quali i rosanero dovranno cercare di raccogliere il massimo possibile. Ventuno i punti a disposizione. E tutto, soprattutto in cadetteria, può ancora accadere.

Sulla figura del tecnico nativo di Genova, ne abbiamo parlato ampiamento (LEGGI QUI L'ARTICOLO). Ma come abbiamo fatto con Alvini, è lecito porre il medesimo quesito all'inverso: perché il Palermo ha deciso di puntare sull'ex Bari? E' in corso - in casa rosanero - una vera e propria crisi di natura tecnica, tattica, psicologica ed atletica, che va ben oltre le quattro sconfitte rimediate nelle ultime cinque giornate. Per questo motivo, un profilo metodico, concreto, applicato e scrupoloso come quello di Mignani potrebbe rimettere a posto la squadra siciliana. Dargli una quadratura, un equilibrio, una compattezza ed una densità sufficiente a tamponare l'emorragia difensiva (16 gol incassati nelle ultime 6 gare) e raccogliere risultati migliori, che permettano di arrivare al termine della regular season in una posizione migliore del sesto posto attuale. La praticità di cui c'è bisogno in questo momento, il classe 1972 la possiede nel suo bagaglio da tecnico. Solo il campo ci dirà se la scelta si sarà rivelata azzeccata. Primo appuntamento sabato 6 aprile, alle ore 16:15, allo stadio "Renzo Barbera", contro la Sampdoria di Andrea Pirlo, una delle compagini attualmente più in forma del torneo.

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