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Palermo, Lucca scopre le carte: “Voglio restare, svelo cosa ho detto al mio agente. Quel messaggio di Corini…”

Prosegue la trattativa tra l'agente di Lucca e il Palermo

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Prosegue la trattativa per la permanenza di Lorenzo Lucca in quel di Palermo.

"Al mio agente ho detto 'facciamo in modo di trovare una soluzione', io voglio rimanere". Non ha dubbi il talentuoso ed imponente attaccante classe 2000 che, intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', fa trasparire il suo desiderio di voler continuare vestire la maglia rosanero. Ragion per cui, il suo agente, il palermitano Antonio Imborgia, da settimane sta trattando con Rinaldo Sagramola e Renzo Castagnini per rinnovare il contratto con il club di viale del Fante, scaduto lo scorso 30 giugno.

LA TRATTATIVA - "So che siamo a buon punto. Il mio agente sta trattando, ma sinceramente non conosco i dettagli. Mi fido di lui. I rapporti col club sono buoni, per cui sono convinto che presto definiremo tutto. Rimanere a Palermo è la mia priorità. Al mio agente ho detto “facciamo in modo di trovare una soluzione”. Io voglio rimanere. Credo che Palermo sia una soluzione ideale per me. La società è seria ed ambiziosa, c’è gente competente e affidabile, da Mirri a Sagranola e Castagnini. E mi sono trovato benissimo, per cui..L'obiettivo? Giocare il più possibile e diventare un protagonista in rosanero. Mi sento pronto", sono state le sue parole.

PALERMO - "Sono stato fortunato a trovare il gol un quarto d’ora dopo il mio ingresso in campo. L’esplosione di gioia della curva nord è stato il momento più bello ed uno dei motivi per cui mi piacerebbe tanto continuare a giocare in rosanero. Sono rimasto colpito da tutto. La società, i tifosi, lo stadio, l’ambiente, la città che è bellissima, i palermitani che sono allegri e disponibili. Ho legato con Doda in particolare e poi con tutti i ragazzi più giovani. Tra quelli più esperti direi Sforzini, perché Nando è stato portato a Grosseto dal mio agente, e perché facendo il mio stesso ruolo mi dava spesso consigli durante gli allenamenti".

TORINO - "Col Gallo ho fatto il ritiro dell’anno scorso, ma non abbiamo mai affrontato l’argomento Palermo. Invece, mi ha mandato un messaggio Corini, con cui mi sono allenato qualche volta quando giocavo nella Primavera del Brescia. Mi ha detto che mi sarei trovato benissimo ed è stato vero. Al Torino non mi trovavo a mio agio: ho chiesto di essere liberato e mi hanno accontentato. L’anno prima ero stato ceduto al Brescia in prestito. Ho fatto bene (16 gol in 18 partite nel campionato di Primavera 2, ndr) e secondo gli accordi il Brescia avrebbe dovuto riscattarmi, ma poi non so perché non lo hanno fatto e sono tornato in granata. A gennaio si è presentata l’occasione di venire a Palermo e ho accettato".

RUOLO - "Sono un classico centravanti, anche se in passato ho giocato come seconda punta e talvolta perfino da trequartista. Ho un fisico possente e credo di essere anche abbastanza abile sotto il profilo tecnico. A Brescia mi accostavano spesso a Caracciolo, ma io – fatte le debite proporzioni - penso di essere più simile, come caratteristiche, a Dzeko, per esempio. Avendo 20 anni posso migliorare in tutto. Soprattutto, per quanto possa sembrare strano vista la mia altezza, nel colpo di testa. E poi, devo essere meno pigro nei movimenti senza palla", ha concluso Lucca.

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