di Anthony Massaro
SERIE B
Palermo, dimenticare Bari: contro la Reggiana urgono risposte per puntare alla A
La seconda giornata del nuovo torneo cadetto è alle porte, questa sera si parte con Sampdoria-Pisa, sfida suggestiva tra due ex calciatori di spessore come Andrea Pirlo e Alberto Aquilani, oggi seduti sulle panchine dei due club in questione. Il Palermo - d'altro canto - non dovrà affrontare alcun match ufficiale in questo weekend di calcio. La causa è legata al caos iscrizioni ed incognite inserite all'atto della compilazione del calendario. Nel terzo turno del campionato di Serie B 2023-2024, la compagine rosanero - invece - sarà di scena a Reggio Emilia, ospite della matricola guidata da Alessandro Nesta.
Reti, perle balistiche, buone trame di gioco ed occasioni in quantità industriale, in virtù di un gap tecnico fin troppo vistoso tra il Palermo di Eugenio Corini ed il volenteroso Melita guidato da Clive Mizzi. Poco più di un allenamento. Un test - terminato 5-1 in favore dei rosanero - che può elargire positività ai 10mila presenti ieri sera al "Renzo Barbera" e trasmettere morale in vista del prossimo, imminente, impegno ufficiale contro la Reggiana.
Il mercato ha consegnato ad Eugenio Corini il tanto atteso terzino sinistro. Buona corsa, ottima predisposizione all'assist ed una non indifferente fisicità, rendono Kristoffer Lund un valore aggiunto per lo scacchiere tattico del tecnico nativo di Bagnolo Mella. Il lavoro del direttore sportivo Leandro Rinaudo e del consulente tecnico Riccardo Bigon - tuttavia - non termina qui. La sessione estiva volge quasi al termine: Saric è diretto verso la Turchia, dove nelle prossime ore firmerà il contratto che lo legherà all'Antalyaspor, con la società targata City Football Group che avrà il compito di sostituire il duttile centrocampista bosniaco con un profilo - almeno sulla carta - adeguato agli standard della categoria ed alle esigenze tecnico-tattiche dello staff palermitano. L'ultimo tassello - invece - sarà riservato ad un esterno d'attacco che dovrà conferire al Palermo estro, genio calcistico, doti balistiche e sopraffina tecnica individuale. Diversi i nomi sul taccuino della dirigenza rosanero: da Mattia Aramu, in uscita dal Genoa, ad Emanuel Vignato, attualmente in forza al Bologna, fino a Federico Di Francesco, che sembra vicino a vestire la maglia rosanero.
Con l'occhio proiettato verso la terza giornata di Serie B, il Palermo - in campo il 29 agosto, alle 20.30, al Mapei Stadium - avrà il dovere di dare risposte immediate sul campo. Riscontri forti, veementi e tangibili. La stagione cadetta è partita con un pareggio dal sapore amaro in quel di Bari. La formazione di Mignani - in nove uomini dopo le espulsioni di Maita e Di Cesare - non alzava la pressione - nella seconda parte della ripresa - permettendo al palleggio rosanero di arrivare quasi al limite dell’area. Ma, salvo qualche iniziativa personale da parte di chi voleva risolvere autonomamente la sfida, il Palermo non è quasi mai riuscito a trovare la combinazione giusta per spaventare Brenno.
Un innocuo ruminare senza spunti, leit motiv della scorsa stagione, che ha - ormai - portato il pubblico rosanero ad ammirare sporadicamente uno spettacolo all’altezza delle aspettative che legittimamente nutre una piazza come quella palermitana. La sfida di Coppa Italia persa contro il Cagliari aveva lasciato in dote una buona dose di fiducia in vista del debutto in campionato, quella di Bari rimpianti e spunti di riflessione, l'amichevole contro la compagine che milita nella seconda divisione maltese spensieratezza ed autostima. La Reggiana potrebbe già essere il test della tara del lavoro di Eugenio Corini, svolto per la maggior parte del tempo in ritiro tra Ronzone, Pinzolo e Veronello.
Nella retroguardia, nella maggior parte dei casi, la costruzione da dietro è stata effettuata con poca convinzione. In zona nevralgica, la manovra è risultata tendenzialmente farraginosa, ordinaria e stagnante. Mentre in avanti, il Palermo continua a stentare nell'innescare il bomber Brunori, che si adopera laboriosamente con tagli, attacchi alla profondità e smarcamenti nei sedici metri, ma riceve oggettivamente pochissimi palloni giocabili. Errori, lampi sporadici, scarsa incisività, sincronismi ancora da perfezionare. Il Palermo al "San Nicola" è stato questo. E nell'annata dove il salto di categoria diventa una priorità (oltre che un obiettivo dichiarato), in cui dettagli spostano gli equilibri ed alla lunga fanno la differenza, serviranno ben altre prestazioni.
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