A cura di Nicolò Cilluffo
Rebus difesa
Palermo, Baldini e la difesa da reinventare: giocatori chiave e soluzioni nel reparto
Il Palermocambia pelle e lo fa affidandosi all'esperto e navigato tecnico classe 1958, Silvio Baldini. Il club di viale del Fante ha scelto di sollevare dall'incarico Giacomo Filippi dopo i tre ko consecutivi esterni rimediati al cospetto di Picerno, Catania e Latina, intervallati dalla vittoria casalinga contro il Monopoli e dal pareggio maturato contro la capolista Bari targata Michele Mignani.
Baldini è alla sua seconda esperienza sulla panchina rosanero, dopo la parentesi nella stagione agonistica 2003-2004 bruscamente interrotta a causa di un'insanabile frattura con l'allora patron Maurizio Zamparini. All'ex coach di Carrarese e Empoli, subentrò Francesco Guidolin che riuscì a portare a compimento l'obiettivo della compagine siciliana, conquistando la storica promozione in Serie A quasi trentadue anni dopo l'ultima volta.
Da Filippi a Baldini, la differenza in termini di credo calcistico è tangibile. Dalla difesa a tre prettamente utilizzata dall'ex vice di Roberto Boscaglia ad una linea a quattro che potrebbe potenzialmente rilanciare alcuni profili rimasti in ombra sotto la precedente gestione del coach originario di Partinico. Per risalire all'ultima occasione in cui Filippi ha messo da parte il terzetto difensivo per far spazio alla difesa a quattro bisogna riavvolgere il nastro sino allo scorso 31 ottobre, quando Palermo e Avellino si divisero la posta in palio nel match di Serie C disputato tra le mura del "Renzo Barbera".
In particolare, con il terzetto composto da Alessio Buttaro, Ivan Marconi e Marco Perrotta il Palermo ha subito meramente due gol in sette gare. Sul centro destra si è ben disimpegnato il difensore classe 2002 scuola Roma, vera e propria rivelazione del primo scorcio di campionato rosanero. Nonostante la giovane età, Buttaro ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per rivelarsi baluardo imprescindibile del pacchetto più arretrato della compagine siciliana. Difensore aggressivo e vecchio stampo, a cui difficilmente ha rinunciato Filippi come testimoniato dalle 15 presenze racimolate nel Girone C di Serie C. Il tecnico Silvio Baldini dovrà fare a meno dell'ex giallorosso in occasione del derby contro l'ACR Messina, a causa dell'espulsione rimediata dallo stesso nel match contro il Latina di Di Donato. Secondo cartellino rosso stagionale per il giovane difensore, a volte un po' irruente, ma quasi sempre efficace.
Marco Perrotta ha racimolato in campionato una presenza in più rispetto al precedente compagno di riparto citato (16). Difensore mancino dotato di una sufficiente tecnica di base, impreziosita da un'ottima propensione a staccare più in alto di tutti, primeggiando spesso nel gioco aereo. Caratteristica fondamentale per un difensore che mira a candidarsi leader dello stesso reparto. Leggere le traiettorie e disinnescare cross potenzialmente pericolosi, far sentire il contatto all'attaccante di turno, mostrandosi vigoroso ed implacabile al punto giusto. Con Ivan Marconi in campo il Palermo ha subito soltanto sei dei complessivi sedici gol incassati da Alberto Pelagotti nella prima parte di campionato. Il difensore centrale ex Monza è arrivato in Sicilia all'inizio della scorsa stagione agonistica, collezionando - complessivamente - quarantatré presenze con la maglia rosanero tra campionato, Coppa Italia e play-off validi per compiere il salto di categoria dalla SerieC alla B. Apparizioni condite da un gol, siglato in occasione del fight contro il Monopoli su un colpo di testa, a seguito di un assist di Andrea Silipo nella sfida vinta per tre a zero dal Palermo nello scorso torneo. Personalità ed esperienza messe a servizio della causa siciliana.
Nel girone d'andata il Palermo è stato schierato da Filippi con una difesa a quattro in sole due occasioni. La prima volta nella trasferta sul campo della Vibonese, in cui la linea era composta da Almici, Buttaro, Lancini e Giron. La seconda occasione risale al pareggio interno maturato contro l'Avellino in cui Doda ha preso il posto di Almici nelle vesti di terzino destro. Due i gol subiti complessivamente dai rosanero nelle due sfide precedentemente prese in esame.
Silvio Baldini in carriera ha prediletto il 4-2-3-1 come modulo di riferimento. Qualora il tecnico originario di Massa decidesse di insistere con il proprio marchio di fabbrica, le soluzioni in seno all'organico a sua disposizione per quanto concerne la difesa a quattro potrebbero essere le seguenti.
Il ruolo di terzino destro - per caratura ed esperienza - potrebbe essere ricoperto da Alberto Almici. L'esterno classe 1993 ha racimolato in carriera oltre 200 presenze in Serie B e, nonostante il girone d'andata disputato non all'altezza delle aspettative, rappresenta un valido tassello nel mosaico di Baldini. L'alternativa principale all'ex Ascoli potrebbe essere rappresentata dal giovane Massimiliano Doda, rimasto ai margini del gruppo squadra siciliano per motivi disciplinari nelle ultime gare disputate da Francesco De Rose e compagni. Adattabili al ruolo, di certo con vocazione conservativa, Alessio Buttaro e Andrea Accardi, impiegati sporadicamente soprattutto a partita in corso in qualità di laterali.
Sulla corsia di sinistra, il principale indiziato a indossare una maglia da titolare è Maxime Giron. L'esterno francese ex Bisceglie ha racimolato un totale di 755' minuti in campionato e, in particolare nella prima parte di stagione, è stato impiegato con una certa continuità da Filippi, data la pesante assenza di Nicola Valente per un pestone rimediato nel corso del ritiro di San Gregorio Magno. In alternativa al terzino originario di Gonesse, Roberto Crivello si candida per mettere in difficoltà Baldini. Il calciatore palermitano è stato riaggregato alla compagine rosanero dopo l'iniziale esclusione decretata dal precedente staff per motivi tecnico-tattici. Marco Perrotta, in passato, ha svolto all'occorrenza la mansione di terzino sinistro e in caso di emergenza potrebbe chiaramente prestarsi a tale compito.
I difensori centrali di ruolo realisticamente candidati ad una maglia da titolare sono Alessio Buttaro, Marco Perrotta, Ivan Marconi, Edoardo Lancini, Andrea Accardi e Michele Somma. Quest'ultimo è il calciatore con lo stipendio più oneroso in rosa ed è anche l'unico che è stato messo ai margini del gruppo squadra sin dai primi giorni della preparazione estiva fino all'ultima sfida contro il Latina. Con il cambio allenatore, le gerarchie si azzerano e lo stesso Somma vorrà tentare di convincere Baldini con la voglia di strapparsi di dosso l'etichetta di esubero.
Buba Marong e Manuel Peretti sono i due giovani che hanno racimolato minor minutaggio dall'avvio del Girone C di Serie C. Difensori apparsi al momento, da quanto mostrato sul terreno di gioco, non ancora del tutto pronti a recitare un ruolo da protagonisti in un campionato tosto come quello di Lega Pro, ma valide alternative con ampi margini di miglioramento che potrebbero offrire nuove soluzioni a Baldini e al suo staff in un prossimo futuro.
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