A rendere più complicata la già difficile serata del Palermo incombe l'ennesima destabilizzante rivoluzione societaria a cui ormai mancano soltanto i crismi dell'ufficialità.
serie b
Palermo-Ascoli 0-1: Sprazzi di Coronado ma non basta, Bianchi gela i rosa. Commento primo tempo
Un Palermo leggermente più intenso non riesce a concretizzare un paio di palle gol e si fa bucare dall'Ascoli complice l'ennesima distrazione difensiva.
Il capro espiatorio della crisi in casa rosanero individuato da Maurizio Zamparini è questa volta il direttore sportivo Fabio Lupo che questa sera assisterà al "Barbera" alla sfida della compagine di Tedino contro l'Ascoli nell'insolita veste di dirigente ufficialmente ancora in carica ma di fatto esautorato. Decisione discutibile e comunque intempestiva, già abbondantemente analizzata quest'oggi in vari editoriali di approfondimento sul nostro portale. Dell'insediamento del suo successore, Aladino Valoti, ci sarà modo di parlare e scrivere nei prossimi giorni.
L'immediata attualità propone il delicato match contro i marchigiani che costituisce un bivio fondamentale per la stagione del Palermo ed il futuro del tecnico Brunoi Tedino.
L'ex Pordenone si gioca la panchina optando per il 3-4-1-2. Scelte quasi obbligate in virtù delle numerose defezioni e dei diversi acciaccati.
Pomini tra i pali, Bellusci, Struna e Rajkovic a comporre la linea difensiva, Rispoli e Szyminski esterni alti, Jajalo-Dawidowicz coppia di interni in zona nevralgica. Coronado trequartista libero di svariare tra le linee a supporto del tandem offensivo La Gumina-Nestorovski.
Cosmi sulla panchina e Gaetano Monachello in avanti ex col dente avvelenato. Tra i marchigiani parte dalla panchina un altro calciatore con trascorsi rosanero: l'uruguaiano Lores Varela.
Al quinto minuto è Jajalo a calciare bene una punizione dai venti metri che sfiora il sette e spaventa Lanni.
Dai primi minuti, contrariamente alle previsioni, il Palermo sembra disporsi con un classico 3-5-2 con Coronado che parte nuovamente da mezzala per dare qualità allo sviluppo della manovra, cercando l'inserimento in percussione senza dare punti di riferimento.
L''Ascoli si fa vivo al minuto 14: l'imbucata di Martinho trova pronto al taglio ed alla girata volante Monachello che manca di poco il bersaglio.
Mogos, sul versante destro marchigiano ha passo e qualità nell'uno contro uno e mette in seria difficoltà Szyminski nei primi minuti.
La partita è inizialmente gradevole e giocata a viso aperto da entrambe le compagini.
Il sinistro dal limite di Nestorovski è centrale e non impensierisce Lanni.
Jajalo pesca bene in area Nestorovski: il colpo di testa in sospensione del macedone chiama alla deviazione in angolo l'estremo difensore marchigiano.
Martinho, probabilmente per problemi fisici, lascia il campo a Mignanelli al minuto ventisette.
Il destro di Coronado, al culmine di un discreto fraseggio Jajalo-Dawidowicz, è secco ma centrale.
Uno splendido assolo del trequartista brasiliano concluso con un velenoso destro radente chiama Lanni ad una difficile deviazione in corner. Il Palermo sembra leggermente più pimpante ed intenso rispetto alle precedenti uscite ma non trova lucidità ed incisività sufficienti a sbloccare il match.
Su una ripartenza perfettamente orchestrata, la gara la sblocca a sorpresa l'Ascoli: il solito Mogos ara la corsia destra e calibra un cross perfetto per Clemenza colpevolmente solo, sul diagonale del bianconero Bianchi devia in rete in spaccata. Rispoli in netto ritardo nella chiusura della diagonale difensiva nell'occasione.
Il primo tempo si chiude con l'Ascoli in vantaggio: per il Palermo è notte fonda.
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