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Morrone-Mediagol: “Palermo, centro sportivo sarà determinante. Zamparini mi disse…”

Palermo calcio
Doppio ex di Cosenza e Palermo, Morrone racconta il suo trasferimento in Sicilia ed analizza i temi d'attualità in casa rosanero. Questa la prima parte dell'intervista rilasciata in esclusiva ai microfoni di Mediagol.it
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Intervista realizzata da Davide Raja

Due stagioni indossando la maglia del Palermo per Stefano Morrone, tra i protagonisti della prima annata targata Maurizio Zamparini in Sicilia con trentotto presenze condite da cinque reti nell'edizione 2002-2003 della Serie B. Nato a Cosenza e cresciuto calcisticamente con i rossoblù, Morrone è stato uno degli artefici della vittoria del campionato del Frosinone lo scorso anno in cadetteria, ricoprendo il ruolo di vice allenatore con Fabio Grosso al comando.

L'ex centrocampista rosa, oggi allenatore, ha rilasciato un'intervista esclusiva ai microfoni di Mediagol.it raccontando alcuni ricordi che lo legano alla piazza palermitana. Questa la prima parte:

Tu hai vestito la maglia del Palermo in due stagioni. Com’è stato tornare nel tuo Sud e com’è nata la trattativa? Che ricordi hai con la maglia rosanero?

"La trattativa è nata nel 2002 quando ero di proprietà del Venezia. Un giorno venne in ritiro Rino Foschi per dirci che il presidente Zamparini aveva comprato il Palermo e che saremmo andati lì. Io essendo del Sud sono stato ben felice di accettare e sono stato tra i primi a fare il passaggio da Venezia a Palermo".

Non sono stati pochi i calciatori passati da Venezia a Palermo in quel periodo e dunque doppiamente legati a Maurizio Zamparini. Hai un ricordo in particolare che ti lega al compianto presidente?

"Il presidente si faceva vedere poco. Con noi aveva sempre un rapporto speciale. Mi viene in mente una frase sua nel primo anno del “travaso” da Venezia a Palermo. Mi disse che incarnavo lo spirito che voleva vedere nei propri calciatori con la maglia rosanero, apprezzava l’impronta che davo alle partite. Zamparini ha poi alzato clamorosamente il livello del club siciliano. Chissà che questi livelli non possano tornare ancora oggi grazie alla gestione City Group".

Il tuo trasferimento successivo al Chievo è stato strettamente legato al passaggio di Corini al Palermo. Nonostante le buone premesse ad inizio stagione, i rosa sono crollati in classifica nell'ultimo periodo che ha compromesso la corsa alla promozione diretta. Tu te lo saresti aspettato?

"Non è facile capire alcune dinamiche dall’esterno. Le cose vanno vissute di giorno in giorno. Il gruppo, le dinamiche, gli infortuni… poi la Serie B è difficile. Noi abbiamo vinto a Frosinone passo dopo passo senza pensare dall'inizio di stravincere il campionato. È un filo sottile vincere la Serie B e arrivare al quarto posto".

Quanto potrà essere importante il nuovo Centro Sportivo di Torretta per la crescita del Palermo?

"Penso possa essere determinante. Penso a quando sono arrivato io a Boccadifalco nel 2002… non c’era nulla! Andavamo in giro a cercare campi per allenarci. Il centro sportivo dà punti, struttura alla società e penso sia la base per programmare".

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