Intervista realizzata da Davide Raja
intervista
Morrone: “Tutino a Cosenza come Brunori a Palermo. Parma simile al nostro Frosinone”
L'ex centrocampista rosa Stefano Morrone, oggi allenatore, ha rilasciato un'intervista esclusiva ai microfoni di Mediagol.it nella quale ha parlato del momento di Cosenza e Palermo, prossime avversarie - sabato - al Gigi Marulla. Focus anche sulla corsa alla promozione e sul Parma, piazza che il classe 1978 conosce molto bene viste le sei stagioni in maglia crociata nella propria esperienza da calciatore. Questa l'ultima parte:
Passando invece alla squadra che ti ha lanciato tra i professionisti. Cosa significa il Cosenza per te?
"Cosenza è la mia città, la squadra che tifo, andavo allo stadio anche nelle trasferte. È nel mio cuore".
Campionato altalenante del Cosenza illuminato però dalle giocate dell’ex Palermo, Gennaro Tutino.
"A Cosenza lui si sente a casa. Quando ti senti bene in un posto, a me è capitato, fai bene. Penso che Brunori viva la stessa cosa a Palermo. È adorato e far bene gli viene naturale. Quando sei amato puoi anche sbagliare ma ricevi la fiducia della gente. Magari in altri ambienti quella rovesciata che Tutino ha fatto nell’ultima giornata… ci pensi bene prima di farla! Tutino ha vissuto l’ombra di Brunori? Ci ha messo tutto se stesso a Palermo. Sono ambienti, situazioni, contesti… poi Gennaro ha sempre fatto bene, certo quest’anno sta facendo benissimo!"
Entrambe le squadre stanno attraversando un periodo negativo a livello di risultati. Tu che partita ti aspetti al Marulla? I precedenti sorridono ai calabresi.
"Dirò una frase scontata ma non ci sono partite facili in B. Il Cosenza ha dei valori in rosa, si è dovuto assestare dopo il cambio allenatore ma mancano poche gare e tutti vogliono fare punti per i rispettivi obiettivi. Mi aspetto una partita dura che va vissuta fino al centesimo. Partita da “tripla” per me. Partite da favoriti in Serie B non esistono, penso al Lecco che ha vinto con Palermo e Parma quest’anno. La qualità della squadra poi viene fuori, l’importante è non mollare un attimo".
Subito dopo il Cosenza, il Palermo affronterà un’altra tua grande ex, ovvero il Parma che sta dominando l’attuale Serie B. Ci sono elementi in comune tra questo Parma ed il tuo Frosinone?
"Vedo tante similitudini. Hanno dato continuità di lavoro ad un allenatore, Pecchia in questo caso. C’è programmazione, gruppo unito… Il pareggio a Bolzano va bene vista la situazione. Il Parma tante partite le ha sudate, vincendole anche alla fine. C’è fiducia in questa squadra, poi alcune squadre si accontentano di un pari al “Tardini” e poi perdono. Anche noi a Frosinone spesso vincevamo le partite in zona Cesarini".
Il Parma nelle ultime giornate sembra aver rallentato. Con un vantaggio di sette punti sulla terza, è un lusso che ormai si possono permettere oppure secondo te i giochi non sono ancora fatti?
"I giochi non sono ancora fatti, bisogna ancora arrivare al traguardo ed il Parma vuole arrivarci il prima possibile. C’è bisogno ancora di punti. Devono stare ancora con le antenne dritte".
Per concludere, secondo te quali squadre conquisteranno l’agognata promozione in Serie A alla fine?
"Il Palermo in ottica playoff lo vedo assolutamente bene. La squadra è forte, l’allenatore è bravo e può fare la differenza. Le squadre che salgono? Il Parma è a tre quarti dal traguardo, poi c’è una corsa a tre. Per storia mi verrebbe da dire Stroppa con la sua Cremonese. Però anche il Venezia è quadrato, il Como ha dimostrato di esserci… sarà una bella lotta".
Un saluto alla piazza palermitana?
"Amo Palermo. Se mi chiedono di andare a Palermo io corro. Città meravigliosa, una delle tappe più belle della mia vita. Palermo è il massimo per me, fantastica. Non posso che parlarne bene. Spero un giorno di tornare anche in un’altra veste".
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