ESCLUSIVA

Mirri: “Big del cuore nella storia del Palermo. Rinaudo super! Quando cederò club…”

Mediagol (sc) ⚽️

Intervista realizzata da Leandro Ficarra

 "Il mio dirigente preferito tra i tre più rappresentativi della storia recente del Palermo: Perinetti, Foschi e Sabatini?  Io dico Leandro Rinaudo. Leandro era direttore sportivo del Venezia, insieme a Perinetti e poi è stato direttore sportivo della Cremonese, in Serie B, vincendo per altro il premio come miglio direttore sportivo della serie cadetta in riferimento al suo mandato da dirigente lagunare. 

Quando abbiamo iniziato l'avventura a Palermo, un amico mio mi ha segnalato Leandro Rinaudo, che aveva scelto deliberatamente di tornare in città. Aveva allora trentacinque o trentasei anni, giovanissimo. Leandro sembra un vecchio ma è un giovane, più giovane di Santana, Mario giocava e Rinaudo, invece, faceva il dirigente. Ha voluto sposare questo progetto, ripartendo da un'attività gratificante ma complessa sul piano professionale, che secondo me è il vero ruolo centrale del futuro. Non me ne voglia Renzo Castagnini, non voglio mancare di rispetto a nessuno, a Sabatini o a chiunque abbia prestato la sua opera professionale in questo club, ma ritengo che chi costruisce autentico valore all'interno della società è colui che lavora alla formazione ed alla maturazione trasversale dei giovani calciatori. Progettare e realizzare il lavoro che Leandro ha svolto in questi due anni è stata un'impresa manageriale , sfido chiunque a saperlo fare. Palermo può vantare attualmente sei profili Under 15 convocati in Nazionale e noi siamo partiti da zero. Rosario Argento e Leandro Rinaudo, hanno iniziato facendo dei provini a tutti quei ragazzini che volevano indossare la maglia rosanero e giocare nel Palermo. In migliaia sono venuti, d'estate, a Tommaso Natale. Oggi abbiamo la squadra Primavera che è prima in classifica, non mi perdo una sola partita e vi so dire tutto, moduli, ruoli e caratteristiche dei nostri calciatori.  Abbiamo un allenatore bravissimo come Stefano Di Benedetto, anche lui tornato in Sicilia, fammi dire, tra quei ragazzi palermitani che sono andati a lavorare fuori. Stefano, giovanissimo, è andato a lavorare a Parma per due, tre anni, abbiamo avuto la possibilità di farlo tornare a Palermo. Il nostro mister sta dimostrando con i risultati, ma anche col metodo di lavoro professionale che sta trasmettendo ai ragazzi, di essere magnificamente all'altezza del compito. I ragazzi della Primavera del Palermo,  non sono professionisti, ma per cultura del lavoro, mentalità e disciplina, è come se lo fossero. La Primavera oggi è prima in classifica, io l'ho detto pubblicamente e l'ho detto ancor prima a Stefano: mi aspetto, anzi voglio, vincere il campionato. faremo di tutto per vincerlo. Abbiamo due ragazzi che grazie ad Antonello Capodicasa sono arrivati in prima squadra come Enrico Mauthe e Giacomo Corona,  sono due giocatori che hanno fatto il loro esordio tra i professionisti. Due ragazzi bravi tecnicamente,  sono convinto che faranno molta strada entrambi. Quindi, il settore giovanile del Palermo, a mio giudizio, è già un grande valore aggiunto e nel tempo, grazie anche al centro sportivo, riuscirà a generare possibilità concrete di plusvalenze vere e non fittizie. Chissà che non si possano formare e forgiare prospetti di buoni giocatori come Nino La Gumina che è andato via da Palermo, per carità, per tanti soldi anche lui, così come Luca Fiordilino, che sta facendo benissimo in Serie A, c'è  anche Gallo del Lecce che si fa ben valere, anche lui palermitano. Non è che mancano le qualità umane e le risorse tecniche, probabilmente, è venuto a mancare negli anni il desiderio di formare strutture manageriali,  comparti di gestione, una vera e propria  organizzazione nel coordinare il lavoro.  Leandro Rinaudo, vi racconto questo episodio, è stato due giorni con la Primavera fuori, in queste trasferte infinite che purtroppo soltanto noi del Palermo siamo costretti a fare, senza nessun aiuto della Regione o di altri Enti istituzionali,  sobbarcandoci totalmente l'impegno gravoso. Leandro è stato due giorni fuori perché c'era un ragazzo dell'Under 15 che aveva avuto un piccolo infortunio, che risolverà spero presto, e lui era in ospedale ad assisterlo. C'è un'organizzazione ed una partecipazione da parte di tutti veramente straordinaria, abbiamo un responsabile amministrativo di tutto il settore giovanile che è l'avvocato Fabrizio Giambona. Lui è una figura preziosissima che generosamente partecipa r aiuta Leandro, supporta tutti per ottimizzare ed implementare questo valore. Io spero, sogno, che tanti bambini siciliani, un domani, potranno avere l'ambizione piuttosto di andare alla Juventus, al Milan o all'Inter, di giocare nel Palermo, perché il Palermo sarà  più capace di altri nel formare talenti. avremo le strutture, avremo i formatori migliori possibili, per dare la possibilità ai giovani di potersi costruire un futuro anche nel calcio".

Sfoglia le schede per leggere la quarta parte dell'intervista esclusiva concessa da Dario Mirri alla redazione di Mediagol.it

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