Luca Ficarrotta si racconta.
L’attaccante, trasferitosi al Palermo a inizio stagione dal Marsala, proprio dopo avere giocato contro i rosanero all’esordio stagionale, ha coronato il sogno di vestire la maglia della squadra della sua città. Tuttavia, finora, il classe ‘90 non ha trovato continuità. Tra alti e bassi, il gol manca da tempo.
“Devo farmi trovare pronto — ha detto Ficarrotta in un’intervista rilasciata ai microfoni del Corriere dello Sport — anche perché non sto trovando tanto spazio. Sono felice per la prestazione, i tre punti e per avere contribuito alla doppietta di Nando. Non mi sento escluso, la rosa è competitiva, da squadra vincente, e c’è da sudare per una maglia. I nuovi arrivi, Floriano e Silipo? Mi stimoleranno a dare di più. Mi aspetto molto da me stesso. Ancora non sono riuscito a mostrare quello che valgo. Non è colpa di nessuno, forse da palermitano sento troppe pressioni. Per un attaccante la penuria di gol (solo due, ndr) può diventare un incubo. Assist a Sforzini? La tentazione di saltare l’uomo e calciare l’avevo. Non faccio gol da più di tre mesi, ma vedendo Nando libero sarebbe stato assurdo ignorarlo”.
A proposito, invece, del rapporto con il tecnico Rosario Pergolizzi: “Mi ha detto: “Bravo” e mi basta. Ho la sua fiducia e quella della società. Non puoi pensare che il tecnico ce l’abbia con te, altrimenti meglio cambiare aria. Sta a me sfruttare ogni occasione per dimostrare che ci sono. Voglio ripagare la loro fiducia. Sceglierei il Palermo altre mille volte. Per un palermitano, è il sogno di una vita. Quando, con mia moglie, passavo davanti al Barbera mi accendevo: “Immagina se un giorno dovessi giocare in questo stadio”, dicevo”.
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