Intervista realizzata da Davide Raja
esclusiva
Corona: “Corini? Esonero non risolve tutto. Palermo può sperare che il Catanzaro…”
Da palermitano e amante della propria terra, Giorgio Corona non può che essere dispiaciuto per il momento complicato che sta attraversando la formazione di Eugenio Corini. Tre sconfitte rimediate nelle ultime cinque partite, due fra le mura amiche dello Stadio "Renzo Barbera", con i tifosi che ancor prima della sosta si erano schierati in maniera netta con una contestazione al termine della gara contro il Cittadella, fischiando i giocatori rosa in seguito anche al settore ospiti del "Liberati" di Terni dopo l'1-1 contro i rossoverdi.
Delusi dai risultati ottenuti e dalla qualità di gioco espressa fin qui dai rosanero, in città non si respira più lo stesso entusiasmo delle prime giornate, con il Palermo scivolato al quinto posto e distante sei punti dalla zona promozione diretta. Questo il pensiero di "Re Giorgio" nel corso di un’intervista concessa ai microfoni di Mediagol.it, in vista della sfida contro il suo ex Catanzaro in programma venerdì sera al "Barbera":
Come analizzi questa involuzione nelle ultime uscite dei rosanero di mister Eugenio Corini?
"Quando le cose non vanno bene poi ci si mette di mezzo anche la sfortuna. La fortuna bisogna andarsela a cercare, questo è vero. Bisogna stringersi ancora di più per uscire da questa situazione particolare. Non è che cambiando l’allenatore si risolve ogni problema. Corini sta cercando di dare tutto se stesso. Gli errori li possono commettere gli allenatori così come i giocatori. Bisogna dare di più tutti. Parlo di gruppo, di società ed anche dei tifosi. Il Palermo deve puntare alla Serie A ma non è che siamo decimi. Siamo ancora lì a giocarcela. È vero, ci sono squadre forti come Parma e Venezia ma nel campionato di Serie B si giocano tantissime partite. Ci sono squadre che iniziano al comando in classifica e poi finiscono quinte. La Sampdoria scesa dalla Serie A avrebbe potuto esonerare l’allenatore dopo un inizio complicato e invece Pirlo è rimasto ed ha incanalato tre vittorie consecutive, risalendo la graduatoria. Bisogna avere pazienza. È vero, il Palermo ha perso diverse partite nelle ultime uscite anche in casa però arriverà il momento in cui se ne vinceranno tre di fila. Per quanto mi riguarda è giusto che il gruppo si stringa ancora di più e che si arrivi a dare il 110% anziché il 100%. Bastano due vittorie consecutive e il morale torna alto. Noi palermitani siamo fatti così, siamo tutti allenatori. Poi da duemila spettatori si passa a quarantamila quando c’è il grande evento. Nelle partite dei playoff di Serie C il “Barbera” era tutto esaurito. Bisogna avere la pazienza di aspettare. Io capisco tutto, c’è stata delusione per non essere rientrati nei playoff di B dell’anno scorso all’ultima giornata".
Siamo sempre più vicini a Palermo-Catanzaro. Che pronostico fai e che partita ti aspetti?
"Non mi sento di fare pronostici perché non voglio inimicarmi nessuno visto che sono di Palermo ma ho giocato per tre anni a Catanzaro. Dico che sarà una partita difficile. Il Palermo potrebbe sperare che il Catanzaro si senta un po’ appagato dopo la vittoria nel derby col Cosenza. Una partita aperta anche perché se il Palermo ha perso col Lecco, può andare ko anche col Catanzaro. Si perde con l’ultima e si vince con la prima in questa Serie B".
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