Serie B nel caos. Estate turbolenta e clima rovente nelle aule di giustizia sportiva e ordinaria. Una corsa sul filo dei parametri normativi, scadenze temporali, idoneità infrastrutturali, per stabilire chi ha tutti i requisiti per partecipare al prossimo torneo cadetto. La sentenza del Collegio di Garanzia del Coni, che ha rigettato il ricorso dell'esclusa Reggina accogliendo invece quello del Perugia, mettendo di fatto in dubbio la partecipazione del Lecco alla Serie B 2023-2024, ha scatenato l'indignazione del presidente del club lombardo, Paolo Di Nunno, che rivendica la legittimità di una promozione conquistata sul campo dai ragazzi guidati da Luciano Foschi Di seguito le dichiarazioni del presidente del Lecco nel corso di un'intervista concessa a "La Gazzetta dello Sport".
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Caos Serie B, Di Nunno: “Perugia, vergogna! Campionato a settembre. Faccio casino…”
"È un incubo, e non so chi lo voglia. So soltanto che fino a settembre non cominceranno i campionati. Ho detto ai ragazzi di stare tranquilli: noi faremo la B. Andiamo avanti come se nulla fosse. E facciamo il mercato. Oggi abbiamo preso due ragazzi. Due giovani. Vogliamo fare una squadra giovane, con loro si va meglio. In più ci saranno 3 o 4 vecchi giusti per guidarli. Il 2 agosto andremo al Tar e poi al Consiglio di Stato, bisogna solo aspettare. Io sono una persona onesta, non trovo tanta gente come me: io faccio le cose giuste, non quelle che mi dicono. Io ho vinto il campionato, sono una persona corretta, non ho rubato niente, gli altri fanno gli imbrogli. Il Perugia con i guai che ha avuto si mette a fare ricorsi: è una vergogna. La verità e che vogliono andare in B soltanto per vendere meglio la società. Certo. La verità è un’altra: ci sono poteri forti che non mi vogliono dentro, sanno che faccio casino. E di materiale per fare casino in questo mondo ce n’è in abbondanza. Noi fuori dalla B? Sarebbe la dimostrazione che non mi vogliono. Non è possibile, chi vince un campionato non può restare fuori, viene fuori un casino incredibile che farebbe muovere tutta l’Italia
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