"Se il presidente Zamparini non avesse smobilitato quell'organico, con un paio di ritocchi, il Palermo poteva fare la voce grossa anche nelle primissime posizioni del campionato di Serie A. Era un gruppo che nell'ultimo biennio aveva ottenuto risultati importanti. Anche sotto l'aspetto delle prestazioni individuali e di squadra eravamo tra le formazioni più brillanti della Serie A. Ogni gara era un proliferare di occasioni da gol, forse il fatto di riuscire a prendere qualche gol in meno sarebbe stato uno spunto importante per pensare ad un ulteriore salto di qualità. Condivido il pensiero di alcuni miei compagni: potevamo fare cose ancora più grandi se l'intelaiatura di quell'organico fosse stata mantenuta, perché era un mix di giocatori forti, giovani ma esperti, di qualità e quantità. Ricordo lo stesso Migliaccio: era l'anima della squadra, anche se tecnicamente, alla fine, toccava poche palle. Però aveva vicino gente come Liverani, Nocerino, Balzaretti, Cassani... Un mix di giocatori italiani esperti che assieme a tutti gli altri giovani formavano una squadra veramente competitiva. Dispiace quell'anno averlo dimostrato solo nella parte finale della stagione".
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