The Dream Team, la Top 11 All Time dell’Atalanta: da Strömberg al ‘Papu’, passando per Caniggia e Inzaghi. Doni…

ANTONIO CABRINI

Una sola stagione passata con la casacca della formazione orobica per l'ex terzino della Juventus (Campione del Mondo con la Nazionale italiana nel 1982), che proprio grazie alle prestazioni offerte in terra bergamasca (39 presenze ed una rete per lui tra Serie B e Coppa Italia) riuscì ad attirare le attenzioni del club bianconero, in cui militò per ben 14 stagioni, più precisamente dal 1975/76 fino al 1988/89, imponendosi come uno dei migliori laterali difensivi al mondo.

GAETANO SCIREA

Scomparso a causa di un incidente d'auto il 3 settembre del 1989 alla giovane età di 36 anni, lo storico libero della Juventus è riconosciuto globalmente come uno dei massimi interpreti del ruolo nella storia del calcio, oltre che una vera e propria icona di correttezza e signorilità. Prima di divenire una delle bandiere del club bianconero, però, l'ex difensore originario di Cernusco sul Naviglio (Campione del Mondo con la Nazionale italiana nel 1982) si fece conoscere nel calcio professionistico proprio con la maglia dell'Atalanta, società in cui, dopo gli anni passati nel settore giovanile (dal 1967 al 1972) collezionò 70 presenze in due stagioni tra Serie A e B, condite da due marcature.

MASSIMO CARRERA

242 presenze e 4 gol: questi i numeri di Massimo Carrera con la maglia dell'Atalanta dalla stagione 1995/96 a quella del 2002/03. Dopo i cinque anni passati con la Juventus, il roccioso ex centrale difensivo lombardo (che vanta anche una presenza con la Nazionale azzurra) passò alla formazione orobica, di cui divenne subito capitano e leader per ben 8 anni, trasformandosi in una vera e propria bandiera della Dea grazie alla grinta messa in campo in ogni partita, nonostante l'età ormai avanzata. In seguito ha vestito anche la casacca del Napoli, ritirandosi dal calcio giocato dopo l'esperienza con la Pro Vercelli. Oggi svolge il ruolo di allenatore e l'ultima panchina su cui si è seduto è stata quella dello Spartak Mosca, club russo che lo ha esonerato pochi giorni fa dopo il ko interno patito contro l'Arsenal Tula, pagando così un avvio di stagione negativo.