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Supercoppa, la Boldrini si scaglia contro le restrizioni sui ticket: “Diseducative e umilianti”

VATICAN CITY, VATICAN - FEBRUARY 14:  President of the Italian Chamber of Deputies Laura Boldrini attends the Ordinary Public Consistory at St. Peter's Basilica on February 14, 2015 in Vatican City, Vatican. In addition to 15 new electors, Pope Francis named five new cardinals who are over the age of 80 and, therefore, ineligible to vote in a conclave.  (Photo by Franco Origlia/Getty Images)

Laura Boldrini commenta le restrizioni attuate in Arabia Saudita sulla vendita dei biglietti per la Supercoppa Italiana, in programma mercoledì 16 gennaio tra Juventus e Milan

Mediagol22

La divisione in settori dello stadio 'King Abdullah Sports City Stadium' di Gedda, dove il 16 gennaio andrà in scena la Supercoppa italiana tra Juventus e Milan, ha generato non poche polemiche.

Alcuni settori dell'impianto (“Lower CAT1″ e “CAT2”, i più vicini al terreno di gioco), infatti, come emerso dai comunicati relativi alla vendita dei biglietti, sono stati riservati a soli uomini, mentre in altri (“Gold”, “Silver” e “Upper 1,2″) potranno accomodarsi anche le donne, a condizione che esse siano accompagnate da uomini. Tali limitazioni, derivanti dalle imposizioni religiose e culturali dell'Arabia Saudita, hanno riscosso numerose discussioni: in molti, infatti, non tollerano tali discriminazioni, soprattutto poiché ad essere ospitate sono due squadre italiane, che, tra le altre, in diverse occasioni si sono opposte a questo genere di fenomeni e hanno lottato contro la violenza sulle donne.

La deputata di ideologia femminista Laura Boldrini, intervenuta ai microfoni di 'Un Calcio Alla Radio’, trasmissione in onda su Radio CRC, ha commentato con parole dure le restrizioni previste:

"La parità tra uomo e donna è uno di quei temi scottanti. Non c’è alcun paese al mondo in cui ci sia una sostanziale parità. Chi sta meglio, però, come nel caso nostro certamente deve essere capace di promuovere quei diritti di parità anche quando si parla di sport e di calcio. Io ho trovato veramente incredibile che in una nostra manifestazione sportiva si sia deciso di precludere l’accesso allo stadio alle donne non accompagnate, relegandole in alcuni settori dello stadio solo se accompagnate. Si stanno sacrificando i diritti delle donne in nome di un interesse e trovo questa cosa estremamente offensiva per le donne e per le persone che credono nei diritti delle donne. Voi siete esperti di calcio e chiedo a voi perché si è andato in Arabia Saudita? Non si poteva promuovere il calcio in un altro paese? C’è una sottovalutazione totale come se la questione delle donne fosse di secondo piano. Vi ricordate i giochi di Sochi? Ci fu una polemica sugli omosessuali e ci fu tutto un discorso sulle possibili discriminazioni agli omosessuali. A quel punto l’organizzatore chiese spiegazioni ai vertici, avendo rassicurazioni. La Lega non ha pensato che ci fosse un problema, forse perché i diritti delle donne evidentemente passano in secondo piano. Intanto va preso atto della situazione. Solo ieri con quel comunicato candidamente è emersa l’attenzione. Penso anche che in vigilanza RAI si possa fare qualcosa. È chiaro che questo tema possa essere attenzionato. Se c’è la diretta è altamente diseducativo e umiliante per una donna. Attacchi nei miei confronti? Questi attacchi che ci sono stati sono stati sempre su base sessista. Io durante il mio mandato di Presidente della Camera non ho fatto causa perché potevano accusarmi di abusare di potere. Alla fine del mio mandato ho deciso di difendermi. In uno stato di diritto, se c’è violenza, non bisogna vivere nella paura, ma rivolgersi alle autorità competenti. Devo dire che sulla rete si è creata un'alleanza di persone che non accettano questi metodi".