Supercoppa Italiana, Donadoni rivela: “Ho vissuto a Gedda sei mesi. Ecco cosa faceva la polizia…”

Mancano ormai pochi giorni alla Supercoppa Italiana.

Il match tra Juventus e Milan, in programma mercoledì 16 gennaio, si svolgerà allo stadio ‘King Abdullah Sports City Stadium‘ di Gedda. La scelta di far giocare la gara in Arabia Saudita ha generato numerose polemiche, in relazione alle costrizioni riguardanti le donne e, in particolare, alle limitazioni sulla possibilità per loro di fare ingresso negli impianti sportivi.

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L'allenatore Roberto Donadoni, che ha vissuto proprio a Gedda per sei mesi quando da giocatore, nella stagione 1999-2000, militava nell'Al-Ittihad, ultima esperienza prima di appendere le scarpette al chiodo, ha raccontato, tra le righe del quotidiano 'La Repubblica', la sua breve esperienza in Arabia Saudita, soffermandosi sulle difficoltà avute dalla moglie:

"Nei giorni scorsi ho seguito poco il dibattito riguardo la Supercoppa. Posso dire con cognizione di causa che si tratta di luoghi nei quali, se non ci vai, non puoi renderti conto di come si vive. Non bastano certo tre o quattro giorni per cambiare le cose. Io ci ho vissuto per sei mesi, da novembre ad aprile. La ritengo un’esperienza importante della mia vita, non solo della carriera. Mia moglie andava e veniva dall’Italia. Quand’era a Gedda, doveva vestirsi con l’abaya e mettere il velo, sempre. La polizia morale, i mutawa, vigilava col frustino per chi sgarrava".

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