Settimana difficile sotto ogni punto di vista.
zamparini
Perugia-Palermo, le probabili formazioni: le scelte forti di Tedino, Pomini e Rajkovic…
Urge voltare pagina sia in termini di prestazione che di risultato dopo le sberle incassate da Empoli e Foggia. Tedino pronto cambiare qualcosa ed a compiere scelte forti per riprendere la marcia verso la promozione. A Perugia potrebbe arrivare il...
Il black monday con la seconda, inattesa, sconfitta consecutiva subita contro il Foggia, il blitz in città del patron Zamparini nel martedì dei confronti con tecnici, dirigenti e calciatori.
Inevitabile guardarsi negli occhi e scrutarsi dentro, al netto delle sberle inflitte a referto da Empoli e dalla banda Stroppa, per provare a sviscerare ragioni e cause di un'involuzione netta e rovinosa.
Luce spenta al ritorno dalla sosta natalizia, squadra macchinosa, lenta, poco brillante e poco intensa. Deficit atletico ma anche motivazionale, un Palermo che, forse sull'altare di una maldestra supponenza, ha smarrito concentrazione, fame e cattiveria agonistica.
Quell'abnegazione e quel senso del collettivo che avevano reso felici in termini di risultato anche giornate non esaltanti sotto il profilo prestazionale.
Scadimento di forma di alcuni singoli ma parallelo calo di tensione generale.
Riverbero negativo immediato in sede di efficacia e funzionalità in entrambe le fasi di gioco: Palermo sterile e fumoso in fase offensiva, al contempo svagato e perforabile in fase di non possesso. Lontano parente del complesso solido, granitico ed autorevole che aveva messo in fila le contendenti nel girone d'andata.
Empoli e Frosinone non hanno perso l'occasione di raggiungere e superare in classifica la squadra di Tedino. Adesso sono i rosanero ad inseguire.
L'autoanalisi dei calciatori, che ha inframezzato i confronti della squadra prima con tecnico e ds, poi con il patron, sembra aver avuto un effetto rivitalizzante.
Nella sacralità dello spogliatoio gli uomini di Tedino si sono confrontati, a muso duro e senza filtri, in maniera comunque sana e costruttiva, urlandosi rispettivamente cosa non è andato, su questioni di campo e atteggiamento, in questo ultimo mese. Ribadendo il fermo proposito di ritornare squadra coesa, feroce e gladiatoria, in nome di un obiettivo prioritario che sovrasta ogni forma di personalismo: la conquista della promozione (possibilmente diretta) in serie A.
Propositi da trasporre subito concretamente sul manto erboso di Perugia.
Match delicato in cui Tedino dovrà assumersi la responsabilità di compiere scelte delicate, e auspicabilmente decisive, per ritrovare identità, spirito e soprattutto punti.
Posavec o Pomini? Tra i pali il primo nodo da sciogliere.
Il portiere croato non è stato esente da responsabilità in occasione del pari foggiano (presa bassa scomposta e difettosa sul sinistro forte ma centrale di Duhamel). Non sarà questo episodio a determinare la scelta del tecnico rosanero, né Posavec può essere eletto a capro espiatorio del disastroso finale di partita della squadra( ridotta in inferiorità numerica dall'ingenua espulsione di Coronado) contro i pugliesi.
Di contro, il momento è estremamente delicato. Servono esperienza, affidabilità e personalità, in porta e nella guida del reparto. Sul piano tecnico e carismatico, l'ex Sassuolo fornisce ben altre garanzie ed è molto probabile che ritrovi guanti e maglia da titolare. La sicurezza e il background di un portiere solido e strutturato sono plus imprescindibili in una gara che può costituire un bivio stagionale che va ben oltre i novanta minuti.
Novità anche nella composizione della difesa a tre: rientra Struna nel ruolo di centrale di regia, al suo fianco dovrebbero agire Bellusci sul centro-destra e la novità Slobodan Rajkovic sul centro-sinistra. Reduce da un lungo calvario costellato di infortuni, il classe 89 serbo, molto stimato da Tedino, sembra finalmente pronto per giocare dal primo minuto. Il tecnico è molto tentato ed alla fine dovrebbe preferirlo a Szyminski.
Nessun dubbio sulle corsie: Rispoli ritroverà gradualmente la condizione giocando e riappropriandosi della piena titolarità sul versante destro. Aleesami, come di consueto sarà il padrone del binario mancino.
Scelte abbastanza definite anche in mezzo al campo: con Jajalo, torneranno in zona nevralgica dal primo minuto sia Chochev che Murawski, che si alterneranno in sede di inserimento offensivo ed attacco dello spazio. Squalificato Coronado, probabile panchina per l'ex di turno Gnahoré così come per Pawel Dawidowicz.
Ballottaggio in avanti per affiancare Nestorovski, con Trajkovski insidiato da La Gumina e Moreo che dovrebbe fungere da alternativa tattica a gara in corso.
Scelte orientate a ritrovare innanzitutto solidità, distanze idonee tra i reparti e organica compattezza. Puntando sui giocatori di maggiore esperienza e personalità, in grado di impattare al meglio il confronto sotto il profilo mentale e nervoso.
La corsa promozione del Palermo si è bruscamente fermata nelle ultime due settimane.
L'auspicio è che possa speditamente ripartire dal "Renato Curi".
Di seguito le probabili formazioni del match.
PERUGIA 3-5-2: Leali, Del Prete, Volta, Magnani; Pajac, Bandinelli, Bianco, Gustafsson, Mustacchio; Cerri, Di Carmine.
PALERMO 3-5-2: Pomini, Bellusci, Struna, Rajkovic; Rispoli, Murawski, Jajalo, Chochev, Aleesami; Trajkovski ( La Gumina), Nestorovski.
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