serie d

Peretti: “I record contano poco, Palermo sopra lo standard. Pergolizzi un motivatore, i tifosi…”

Il difensore del Palermo ha parlato delle sue prime impressioni con la maglia rosanero

Mediagol52

Le prime impressioni di Manuel Peretti.

In questo inizio di campionato il giovanissimo difensore del Palermo è sceso in campo soltanto una volta contro il Messina, quando è subentrato gli ultimi venti minuti di gioco per aiutare i suoi compagni di squadra a mantenere la rete del vantaggio realizzata da Luca Ficarrotta, a conquistare la sesta vittoria in sei partite giocate e a consolidare il primo posto in classifica.

A pochi giorni dal match contro il Biancavilla, Peretti è intervenuto ai microfoni di TRM, esponendo le sue prime impressioni da giocatore rosanero e del rapporto con il tecnico Rosario Pergolizzi, sottolineando l'importanza del calore dimostrato dai suoi tifosi. Queste le sue dichiarazioni: "I record contano poco l'importante è vincere ogni partita e dare il massimo. Sicuramente abbiamo una squadra sopra lo standard, perché abbiamo dei giocatori molto importanti che giocavano in categorie superiori e danno anche una mano anche a noi giovani. 6 vittorie su 6? Non possono che renderci felici, magari a volte non meritavamo la vittoria ma la fortuna è girata anche per noi: una componente fondamentale. Quindi speriamo di riuscire a continuare con questa striscia di risultati positivi. Pubblico il nostro mental coach? Il tifo che c'è allo stadio, specialmente quando ci sono 17.000 mila persone, qualcosa riescono a trasmettere. Ma anche Pergolizzi è un gran motivatore, riesce a darci sempre quel qualcosa in più per affrontare la gara. Momento no in campo? Sicuramente vorrei essere incitato anche nei momenti in cui sbaglio, secondo me lo sbaglio può essere anche relativo perché spesso non è individuale. Cancellare un errore? Si può sempre migliorare, questa è la base di tutto, perché non è il passaggio sbagliato a condizionare la prestazione: io in genere sono abituato a stare sempre sul pezzo. Nel calcio conta molto anche il fattore fortuna: se hai davanti giocatori veri è difficile mettersi in mostra e un giovane può sfruttare unicamente i momenti i più esperti sono acciaccati".