Giuseppe Mascara e il plauso al Palermo.
serie d
Palermo, Mascara: “Il Bari aveva qualcosa in più, i rosanero non devono snobbare nessuno”. E sul gol nel derby…”
L'ex attaccante di Catania e Palermo ha detto la sua sull'inizio di stagione dei rosanero, al momento primi a punteggio pieno dopo cinque giornate
L'ex attaccante rosanero, tra il 2001 e il 2003, attraverso le colonne dell'edizione odierna de 'La Gazzetta dello Sport', ha analizzato l'inizio di stagione della squadra di Pergolizzi e ha provato a trovare le antagoniste.
"La squadra è forte, anche se è stata costruita in 15 giorni. Devo dire che la nuova società ha avuto il merito di ricompattare subito l’ambiente e i giocatori sono stati bravi ad acquisire subito la mentalità della D. Il Palermo deve fare attenzione solo a se stesso, e non snobbare mai nessun avversario. La D è un campionato difficile e imprevedibile. L’impatto è stato buono, ma i rosanero non devono mai partire dal presupposto che siccome sono il Palermo, vinceranno le partite a prescindere. Credo che il Bari avesse qualcosina in più. Praticamente i pugliesi erano due squadre in una. Chi entrava dalla panchina non era mai inferiore a chi partiva titolare. Antagoniste del Palermo? È difficile fare valutazioni dopo 5 solo giornate. Sicuramente il Licata può far bene, così come l’Acireale che ha mantenuto l’ossatura dell’anno scorso e ha iniziato bene tanto quanto il Palermo. Quello che mi auguro è che sia una corsa tra squadre siciliane e mi sembra che ci siano i presupposti. Cittanovese? Fa la D da 4 anni e ogni anno presenta una squadra giovane con qualche tassello di esperienza. La passata stagione ha fatto bene, chiudendo al sesto posto. È reduce da una vittoria importante col Savoia e sono certo che darà filo da torcere al Palermo. Non verranno in gita, statene certi".
Lo stesso ex attaccante originario di Caltagirone può anche contare su un passato importante con la maglia del Catania con cui segnò quel gol pazzesco da centrocampo proprio nel derby contro il Palermo.
"Per me Palermo è stato un trampolino di lancio importante, anche se avevo già giocato tra i professionisti. Peccato per l’infortunio e per come andata. Sono stato un rivale per 10 anni. Non ne faccio una malattia, ci tengo solo a dire che ho sempre dato tutto per le squadre dove ho giocato".
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