La Cittanovese prova a fermare il Palermo.
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Palermo, la cenerentola al gran ballo del “Barbera”: la favola Cittanovese sogna l’impresa, c’è anche un ex rosanero
Il piccolo club calabrese domenica pomeriggio sarà ospite dei rosanero in occasione della sesta giornata del campionato di Serie D
Il piccolo club dell'entroterra calabrese domenica affronterà la compagine rosanero che nelle prime cinque uscite stagionali ha ottenuto solo vittorie e comanda la classifica a punteggio pieno. La società calabra negli ultimi tre anni ha disputato con risultati positivi e una salvezza tranquilla il campionato di Serie D, nella scorsa stagione ha addirittura sconfitto il Bari che si fermò dopo 20 risultati utili di fila.
Una cittadina di appena diecimila abitanti alle pendici dell'Aspromonte, può contare su duecento abbonati e su un seguito discreto nonostante tutto. Un club fondato nel 1939 che nell'immediato dopoguerra aveva anche conquistato una storica promozione in Serie C, poi cancellata a causa di un'irregolarità relativa allo schieramento di un calciatore squalificato. Un episodio. come rivelato dall'edizione odierna de 'La Repubblica', che segno la storia di questa società: infatti la città per protesta decise di non iscrivere la squadra a nessun campionato per dieci anni. Tra Interregionale e Promozione negli ultimi anni la Cittanovese ha trovato un suo ruolo in Serie D, dove da ormai tre stagioni di seguito ottiene una tranquilla salvezza. Dal 2017 il club è in mano a Girolamo Guerrisi che anche in questa stagione ha allestito una squadra in grado di salvarsi, con soli 300 mila euro spesi.
Il tecnico del club è un ex di Chievo e Torino quale Ivan Franceschini che ha dichiarato a La Repubblica: "Non sarà facile giocare davanti a ventimila persone, sarà una gara che molti ragazzi sentiranno particolarmente. La differenza di valori in campo è innegabile, ma giocheremo le nostre carte sapendo di affrontare una squadra costruita per vincere il campionato". L'allenatore dei calabresi può contare anche sull'esperienza di Dario Neri, difensore centrale nato proprio a Palermo e che quella maglia rosa l'ha indossata, impreziosita dalla fascia da capitano, nelle formazioni giovanili, per sette anni. " Giocare nello stadio della tua città contro la squadra del tuo cuore in cui hai anche giocato è una motivazione in più. In tribuna ci saranno i miei genitori e i miei nonni che hanno sempre creduto in me".
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