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Palermo, Ferrero non si arrende: chieste al Comune le carte dell’offerta di Hera Hora. I particolari

Il patron della Sampdoria non molla e la Holding Max è pronta ad impugnare l'esito dell'avviso comunale: depositata formale istanza di accesso agli atti

Mediagol97

Massimo Ferrero non molla la presa.

Il sindaco Leoluca Orlando ha affidato la rinascita del calcio a Palermo a Dario Mirri e Tony Di Piazza, ma la Holding Max - come riportato all'interno della propria edizione odierna da Il Giornale di Sicilia - è pronta ad impugnare l'esito dell'avviso comunale. La società che aveva presentato una manifestazione di interesse al Comune di Palermo, rappresentata da Giorgio Ferrero (il nipote del presidente della Sampdoria), ha infatti "depositato formale istanza di accesso agli atti" il giorno dopo la vittoria del bando da parte di Hera Hora.

Questo è quanto comunicato dal legale della suddetta società, l'avvocato Sergio Scicchitano, incaricato dal Viperetta di seguire la vicenda in questione, sperando di sovvertire il verdetto del sindaco palermitano. La richiesta della Holding Max sarebbe, infatti, quella di "poter verificare, come proprio diritto, quali siano i documenti che hanno consentito al Comune di Palermo tale scelta", pur restando convinti "della buona fede del'amministrazione comunale".

In buona sostanza - sempre secondo quanto riferito stamani dal noto quotidiano regionale - Ferrero vorrebbe prendere visione delle carte di tutti i concorrenti che hanno partecipato al bando, con netto anticipo rispetto ai trenta giorni previsti di norma dalla legge. Questo poiché "il ricorso all'autorità amministrativa - prosegue il legale - rimarrebbe fortemente pregiudicato non potendo essere materialmente depositato, discusso e in ultimo deciso a causa dell'inizio del campionato di Serie D che certo non può attendere l'esito del contenzioso".

L'inizio della nuova stagione sportiva, in programma il 1° settembre, renderebbe di fatto i tempi troppo stretti per riuscire a valutare tutti i documenti dei sei partecipanti all'avviso comunale, ragion per cui la Holding Max vorrebbe ottenere le carte il prima possibile: "Del resto - conclude l'avvocato Scicchitano - la documentazione è di pronta e facile trasmissione e l'immediata consegna rappresenterebbe da parte dell’amministrazione comunale non solo un segno di trasparenza e terzietà, ma un vero e proprio contributo all'accertamento della verità. Ove ciò non fosse quindi possibile, altra strada non resterebbe che chiedere il risarcimento".

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