Napoli, De Laurentiis sceglie la linea dura: ‘congelati’ gli stipendi di ottobre in attesa della maxi-multa. Le ultime

Poco più di sette ore e sarà Milan-Napoli, match valido per la tredicesima giornata del campionato di Serie A.

"Ancelotti prova a distendere i nervi mettendo il pallone al centro di ogni discorso. C'è solo il Milan. Non vuole che si parli d'altro, in sua presenza. Mettendosi nei suoi panni, è la cosa giusta. Eppure entro lunedì la squadra conoscerà l'entità dalla mannaia economica che si abbatterà", scrive 'Il Mattino' a poche ore dalla delicata sfida in programma alle ore 18 a San Siro. Sì, perché entro la giornata di lunedì i calciatori del Napoli riceveranno le raccomandate della società, l’avviso della maxi-multa per l'ammutinamento della notte del 5 novembre scorso, dopo la sfida di Champions League contro il Salisburgo.

Il patron Aurelio De Laurentiis, si sa, ha scelto di adottare la linea dura sin da subito, "senza mai un attimo di esitazione, un ripensamento, un momento di tenerezza. Ed è il motivo per cui lo stipendio di ottobre non è stato ancora erogato", si legge. Un segnale vero e proprio che avrebbe infastidito non poco gli azzurri.

Il presidente, inoltre, starebbe valutando i provvedimenti da prendere: le decurtazioni (da un minimo del 5 per cento ad un massimo del 25) senza dubbio arriveranno, oltre ad una possibile azione legale per giusta causa legata ai danni d'immagine provocati dall'ammutinamento in eurovisione. Anche gli entourage dei calciatori sarebbero in attesa, pronti a difendere i propri assistiti. E qualcosa in tal senso sarebbe trapelato. "I legali dell'Assocalciatori hanno spiegato che un ritiro deve essere comunicato secondo una certa ritualità e formalità. Cosa che non sarebbe avvenuta. Insomma, un appiglio giuridico per contestare i provvedimenti ci sarà", ha concluso il noto quotidiano.