"Io come Cassano? Devo dire che non ho sentito nessuno accostarmi a lui, il paragone mi fa piacere. I giocatori con quelle caratteristiche sono quelli che seguo di più".
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Kraja: “Gioco dove mi mette il mister, ma il mio idolo è Isco”. E sul paragone con Cassano…
Il centrocampista albanese del Palermo: "Cerco di adattarmi a qualsiasi ruolo, che sia il portiere o il terzino: per me è uguale"
Erdis Kraja, centrocampista rosanero, è una delle sorprese più belle del nuovo Palermo. Corsa, grinta, abilità di inserimento e soprattutto tanta continuità, il classe 2000 italo-albanese sta stupendo tutti. Il paragone con il talento di Bari Vecchia arriva in virtù del fatto che nel corso dell'intervista rilasciata ai microfoni de La Repubblica Kraja risponde alle domande col pallone tra i piedi: "A chi mi ispiro? Isco del Real Madrid. Lo ammiro molto e a volte cerco di imitarne anche le movenze, ma non so se ci riesco. Lui su tutti, ma mi piacciono tutti quelli che hanno le caratteristiche tipo Iniesta o Xavi".
"La domanda sul ruolo in cui preferisco giocare è quella che mi fanno più spesso - ha proseguito Kraja -. Tutti mi chiedono dove mi trovi meglio, visto che ho giocato da difensore centrale, da centrocampista e Pergolizzi mi ha anche reinventato trequartista. Rispondo sempre 'dove mi mette il mister'. Cerco di dare il massimo, secondo me è il campo a dire la zona in cui rendo meglio. Cerco di adattarmi a qualsiasi ruolo, che sia il portiere o il terzino: per me è uguale".
Il centrocampista classe 2000 è nato in Italia, da genitori albanesi: "Sono nato a Chiari, in provincia di Brescia. I miei sono arrivati in Italia negli anni Novanta. Prima è arrivato mio padre Jetmir, poi l' ha seguito mia madre Ilvana. Mi hanno raccontato molto dell'Albania. Quando ero più piccolo ci andavamo spesso, ora mi capita di andare un po' meno. Ma mi piace tornare dove ho le mie radici. Mi ritrovo con la cultura e il modo di pensare degli albanesi. Se gli ho mai chiesto il perché dell'arrivo in Italia? Era un periodo brutto, c'era la guerra e non c'erano possibilità di lavoro- ha raccontato Kraja -. Mio padre ha deciso di arrivare in Italia da immigrato e ha trovato lavoro come muratore. Il 73 che porto come numero di magliaè dedicato a lui. Quello è il suo anno di nascita".
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