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Juventus, a tutto CR7: “Io, Messi e Florentino Perez. Vi dico tutto. Le accuse di stupro…”

Mediagol52

"Come sono passato da quattro gol nel primo anno in Premier League a essere il più prolifico attaccante nella storia dei grandi campionati europei? Ho imparato, semplicemente. Stando a contatto con un maestro come Sir Alex Ferguson e con grandi giocatori. In qualche modo è stato facile, ma sono stato anche io a renderle tali lavorando molto. I progressi sono stati lenti e graduali, ho imparato che segnare non era la cosa più importante, ma contava aiutare la squadra a vincere. La cosa più difficile in questo sport è una: restare sempre al top. Andare in palestra per tre quattro ore, mantenere il tuo corpo in forma, tutto questo va bene, ma la cosa complicata è mantenere questa erica di lavoro nel tempo. È davvero molto difficile! E lo è ancora di più quando lo fai per così tanti anni, per 12 senza interruzione, con titoli da vincere ogni anni. Nessuno si rende conto. Sapete quanti giocatori sono in gradi di essere al massimo livello di prestazioni per più di dieci anni? Li continuiamo sulle dita di una sola mano, diciamo che ce ne sono solo due: Messi e io. Ecco perché è importante avere sempre una sfida, un obiettivo, e per questo sono qui. Avevo bisogno di stimoli, per scrivere una nuova pagina del romanzo di miglior giocatore del mondo. Farlo a 33 anni è più difficile? Sicuramente sì. A 33 anni nessuno si aspetta che ti metta in discussione, a quell'età nessun giocatore passa da un grande club a un altro per 100 milioni. Alla mia età, e lo dico con grande rispetto, i giocatori che cambiano vanno in Cina, Emirati Arabi o India, per terminare la loro carriera senza mantenere un grande livello. Sono orgoglioso di non farlo perché sono un un animale diverso, una persona diversa, un atleta diverso con un cervello diverso. Io non dico che sono meglio, sono solo diverso. E forse per questo sono in vetta da 12 anni. Dicono che ho il fisico di un giocatore di 23 anni? Stanno un po' esagerando (ride, ndr). Se mi sento così? Sì, nella testa sì. Ed è la testa che comanda tutto! L'età è nella testa. Quello sono io e posso essere sempre al top, avere lo steso piacere di fare quello che faccio ed essere felice. So che un giorno finirà, tra quattro, cinque, sei anni... Lo stato mentale fa e farà la differenza. Io sono motivato e mi gusto il presente".

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