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Gravina: “La stagione si può salvare, finiremo il campionato o faremo playoff e playout. Niente Europeo? Vi dico la mia”

"Tutti pensano che l’unico problema sia quello di assegnare lo scudetto. Ma noi dobbiamo stabilire chi va in Champions e in Europa League, chi retrocede in B, chi sale in A, chi retrocede in C e chi sale in B"

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"Campionato? Decidiamo martedì. Ma una constatazione s’impone. L’evoluzione dell’epidemia traccia un percorso chiaro. Siamo tutti coinvolti allo stesso modo. Nessuno può più pensare che questo sia un problema italiano".

Inizia così la lunga intervista rilasciata ai microfoni de Il Corriere dello Sport dal presidente della FIGC, Gabriele Gravina. Il numero uno della Federazione ha poi proseguito: "Il nostro Paese è solo due settimane avanti rispetto al resto d’Europa. Tutti dobbiamo mettere prima la salute e poi far prevalere il buon senso. E il buon senso dice che difendere un solo grande evento europeo, programmato per giugno, sarebbe un errore strategico".

Per Gravina la soluzione sarebbe quella di annullare l'Europeo, previsto per questa estate (12 giugno-12 luglio): "Non ci sono alternative. L’Europeo fa da tappo allo slittamento quasi certo di molti campionati. Se non togli il tappo, la bottiglia esplode, con il rischio di perdere tutto. Sono il primo a dispiacermi. Potevamo giocarcela, perché veniamo da un periodo straordinario e Mancini ha lavorato benissimo. Se ne abbiamo parlato? Non ancora in maniera ufficiale. Perché prima di dire che l’Europeo slitta ci vuole il sì delle altre Federazioni".

Il presidente della FIGC ha anche parlato del campionato italiano: "Se sono certo di salvarlo? Beh, io mi accontenterei di salvare la salute di tutti gli uomini di sport, anzitutto. Poi ho fiducia di salvare anche i campionati. Giocare a giugno e luglio? Abbiamo una dead line. È il 30 giugno. Scadono contratti, assicurazioni, licenze. Finisce l’anno calcistico. Andare oltre significa introdurre modifiche regolamentari del tutto eccezionali. Servono dai 45 ai 60 giorni. In due mesi portiamo tutto a termine con certezza. Se pure iniziamo a maggio, si può fare".

"Tutti pensano che l’unico problema sia quello di assegnare lo scudetto - ha spiegato Gravina -. Ma noi dobbiamo stabilire chi va in Champions e in Europa League, chi retrocede in B, chi sale in A, chi retrocede in C e chi sale in B. Per lo scudetto in via teorica si potrebbe anche non assegnare il titolo, ma tutto il resto si deve stabilire. Rinunciare a promozioni e retrocessioni sarebbe una violazione degli interessi soggettivi di tante società. Playoff e playout? Chi punta a vincere o a salvarsi preferirebbe giocarle tutte. E ha ragione. Ma in questo momento nessuno ha la certezza di poter fare una cosa piuttosto che un’altra".

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