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Genoa, Perinetti: “Sturaro? Acquisto pensato, non siamo pazzi. La sua scelta di tornare in rossoblu…”

Genoa, Perinetti: “Sturaro? Acquisto pensato, non siamo pazzi. La sua scelta di tornare in rossoblu…”

Le dichiarazioni del ds del Genoa, Giorgio Perinetti, relative al recente acquisto del centrocampista Stefano Sturaro

Mediagol93

Fa ancora discutere l'operazione Stefano Sturaro-Genoa.

Sembrano non volersi spegnere i riflettori sulla vicenda legata al trasferimento a titolo definitivo dell'ex Juventus, in rossoblu, che avrebbe fruttato ai bianconeri ben 16,5 milioni di euro. Il riscatto del centrocampista, arrivato in prestito al Grifone durante il mercato di gennaio, sarebbe scattato con il punto ottenuto dai liguri contro il Sassuolo: il totale della trattativa ammonterebbe, in tutto, a 18 milioni di euro.

Cifra record per il Genoa che avrebbe così effettuato l'acquisto più costoso della storia del club. Una responsabilità non da poco per il giocatore assente dal campo da gioco, a causa di un infortunio, da ben 9 mesi. Una situazione curiosa su cui, il direttore sportivo del Grifone Giorgio Perinetti, ha voluto fare chiarezza: queste le sue dichiarazioni rilasciate ai microfoni di “Buoncalcioatutti.it”.

"L'acquisto di Sturaro? Non è una scelta improvvisata, con lui abbiamo riportato al Genoa un giocatore importante, senza dubbio. Conoscevamo le sue condizioni fisiche e recupererà gradualmente. Anzi, sta anche anticipando i tempi, ma vogliamo che recuperi bene, più che in fretta. È un investimento importante come quello fatto per Criscito, ed entrambi gli acquisti ci gratificano. Il suo costo? È un discorso che lascia il tempo che trova: noi guardiamo l'investimento e le collaborazioni, siamo convinti che sarà un'operazione felice sotto tutti i punti di vista. Che operazione è stata? Non possiamo dire tutto, crediamo nel recupero di un giocatore che riteniamo molto importante, i 16 milioni spesi per Sturare renderanno di sicuro e sappiamo noi perchè. Inoltre lui ha scelto di tornare e la cosa ci fa molto piacere".

"Noi non siamo pazzi - ha continuato il direttore sportivo rossoblu -  non è fantacalcio ma calcio vero. Calciomercato? Non sono cambiati solo i prezzi, ma una cosa più complessa come l'ingaggio dei calciatori, oramai sono considerati una piccola impresa individuale e deve essere gestita da persone specializzate. Poi nelle scelte dei trasferimenti ci sono persone che spingono per una soluzione piuttosto che per un’altra. Non ci sono più solo le società che decidono, ma i calciatori prendono parte attivamente. Per una cessione importante non si può non tener conto della volontà del giocatore e del suo entourage".