Sessantasette anni dopo, un altro Goldaniga approda al Genoa.
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Genoa, Goldaniga: “I rossoblù erano nel mio destino, papà sarebbe contento. Il gol col Palermo…”
Edoardo Gordaniga parla del suo trasferimento al Genoa, club in cui tanti anni fa militò il nonno Giacinto
Edoardo Goldaniga ha seguito le orme del nonno Giacinto e oggi si ritrova a vestire la maglia rossoblù. Intervistato ai microfoni del Secolo XIX, il difensore, trasferitosi in prestito dal Sassuolo, ha parlato della lunga trattativa: “Da anni vengo accostato al Genoa. Quando ero al Palermo c'era stata la possibilità di venire qui, ma non si era concretizzata e poi ero andato al Sassuolo. Io, però, ci ho sempre sperato di diventare un giocatore del Genoa. La trattativa era aperta da un po', ma si è formalizzata solo l'ultimo giorno. Sono molto felice, c' erano altre offerte, potevo anche restare al Sassuolo ma volevo il Genoa a tutti i costi, per la piazza, il club, il mister, la squadra. E ringrazio Capozucca che mi aveva già avuto a Frosinone. Non potevo farmi scappare questa chance”.
Una scelta, senza dubbio, dettata dal cuore: “Il Genoa era nel mio destino, pure mio padre, che purtroppo non c'è più, sarebbe felice. non ho conosciuto mio nonno, quando sono nato non c'era più, ma nella mia famiglia paterna erano costanti i racconti su quella sua esperienza al Genoa. Quando i miei parenti hanno saputo che sarei venuto hanno festeggiato e anche mio padre sarebbe stato contentissimo. Quando giocavo a Marassi veniva sempre a vedermi. E proprio al Ferraris avevo segnato il primo gol dopo la sua morte e l' avevo dedicato a lui in un Genoa-Palermo 3-4. Già da rivale il Ferraris mi emozionava e pensavo sempre che avrei voluto viverlo da rossoblù. Anzi spero presto di segnare di nuovo a Marassi, ma con la maglia del Genoa: qualche gol lo faccio sempre, ne ho fatti 6 in 4 anni: spero di continuare”.
Infine, una battuta sul suo soprannome, Goldrake: “È un soprannome che mi piace, nato in un mio anno molto positivo a Pisa: dopo poco mi prese la Juve. Da piccolo ho visto il cartone, non so perché mi chiamavano così, forse perché sono grande e grosso. Goldrake volava, spero di volare in alto anch’io con il Genoa”.
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