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Di Natale: “Fiero di aver detto no alla Juventus. La scorsa stagione ero con Marino, ma poi andò al Palermo. Su Dybala e Higuain…”

"La scorsa stagione ho dato una mano a Pasquale Marino, che è stato con Guidolin il mio miglior allenatore. Seguivo più lo sviluppo dei giovani attaccanti. Poi lui aveva firmato col Palermo. Ed è andata come è andata"

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"Quel no alla Juve? Fiero di averlo detto. Fu una scelta di cuore, rimasi felice a Udine e, oggi, rivedendo la storia di Gigi Riva, mi viene ancora di più da pensare che ho fatto benissimo".

Inizia così la lunga intervista rilasciata da Totò Di Natale ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Era l'estate del 2010, con l'attaccante campano in piena forma che preferì restare all'Udinese piuttosto che approdare alla Juventus. Nove stagioni in Friuli, due volte capocannoniere della serie A e adesso allena l'Under 17 dello Spezia: "Le racconto una cosa: a metà ottobre abbiamo affrontato l' Empoli dove gioca mio figlio Filippo. E' finita 2-­2. E' bravino, ma ha perso dei mesi per un infortunio. Siamo secondi, insieme, dietro la Juve".

Di Natale ha iniziato da poco la sua carriera da allenatore, seguendo uno dei suoi maestri, Pasquale Marino: "La scorsa stagione ho dato una mano a Pasquale Marino, che è stato con Guidolin il mio miglior allenatore. Seguivo più lo sviluppo dei giovani attaccanti. Poi lui aveva firmato col Palermo. Ed è andata come è andata. I dirigenti dello Spezia mi hanno proposto di seguire l'Under 17. Ho colto questa opportunità. Per qualche giorno a settimana vivo lontano dalla famiglia, ma la nuova attività mi piace. Gioco col 4­-3­-3. E due miei ragazzi sono già stati convocati in Primavera. Una bella soddisfazione. E' sempre stato il mio sogno allenare i piccolini".

L'ex attaccante dell'Udinese si è anche espresso su Maurizio Sarri, tecnico della Juventus: "E' avanti a tutti. L' ho seguito quando era a Empoli e lo conobbi lì, nella città in cui vivo, e mi aveva colpito. Porta idee, è moderno, si applica. Col Napoli diede spettacolo con tutti quei passaggi. Un grande allenatore. Ha vinto facile il girone di Champions. In campionato sarà un duello con l'Inter fino alla fine, anche i nerazzurri hanno un grande tecnico. E i conti veri si fanno sempre nel girone di ritorno".

Di Natale si è poi soffermato sugli attaccanti bianconeri, Higuain, Dybala e Cristiano Ronaldo: "Parliamone: Higuain mi piace da morire. E' completo, fa giocare e segna. Se uno è forte è forte sempre e lui lo è. Dei tre è quello in cui mi rivedo di più. Dybala? Un perfetto numero 10. Un trequartista atipico. Risolve le partite da solo. Lo farei giocare sempre. Tridente con Cristiano Ronaldo? Perché no. Ci vorrebbe più sacrificio, ma con Dybala dietro Higuain e Ronaldo sarebbe pazzesco. La qualità si mette sempre in campo".

La 'sua' Udinese oggi sfiderà la Vecchia Signora: "I friulani non hanno scampo? Ma no, con il Napoli ha fatto una gran partita. la differenza c'è. Ma le partite si giocano. Se uno pensa in partenza di perdere è meglio che non scenda in campo. Cosa manca all'Udinese? Una grande figura di riferimento all' interno. Uno che ha fatto calcio e capisce di calcio e in spogliatoio è importante. Menomale, hanno ripreso Giampiero Pinzi. Mi fa piacere che gli abbiano dato una possibilità nello staff. La squadra è buona, penso a individualità come De Paul, che ha qualità, Lasagna, un buon attaccante, il portiere Musso che è forte. Ma ci sono tanti stranieri, non è facile far capire a tutti che siamo in Italia".