Ivan Strinic, difensore del Milan, non calcherà il terreno di gioco nei prossimi mesi.
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Milan, il responso del cardiologo Carù sul caso Strinic: “Out almeno 3-4 mesi”
Bruno Carù, cardiologo ed esperto di medicina dello sport, analizza il caso Strinic
Il classe '87 croato, trasferitosi al club rossonero a luglio rimasto svincolato a seguito di una stagione con la Sampdoria, ha manifestato durante gli accertamenti di routine semestrali un’iniziale ipertrofia del muscolo cardiaco.
Bruno Carù, cardiologo ed esperto di medicina dello sport, intervistato ai microfoni di 'Tutto Sport' ha analizzato il caso e si è espresso su quali potrebbero essere i tempi di recupero del terzino sinistro:
"Per capire quale tipo di ipertrofia ha colpito Strinic è necessario un riposo di almeno 3-4 mesi. Un periodo più breve non avrebbero senso, a meno che nelle prossime quattro settimane il giocatore non venga sottoposto a controlli specialistici più approfonditi in grado di scongiurare la patologia più seria a livello di ipertrofia cardiaca. I casi possono essere due. La patologia più seria potrebbe essere una cardiomiopatia ipertorfica. E’ un problema congenito presente dalla nascita che può svilupparsi anche in età adulta. Per intenderci, è la malattia che ha colpito il campione olimpionico di nuoto, Domenico Fioravanti. Il caso meno grave invece è quello di una ipertrofia fisiologica. E’ un fenomeno che può verificarsi nei soggetti che fanno molta attività fisica. In questo caso, grazie al periodo di riposo, l’ispessimento della parete cardiaca del ventricolo sinistro regredirebbe. Sarebbe la conferma che il problema non è congenito e quindi il giocatore potrebbe tornare tranquillamente all’attività agonistica. Dal momento che il calciatore è stato regolarmente monitorato, viene da pensare che si tratti di una patologia che si è sviluppata nel corso del tempo e quindi reversibile. L’ipertrofia fisiologica può essere scoperta con un semplice elettrocardiogramma. L’ipertrofia fisiologica è comune negli sportivi e probabilmente lo diventerà sempre di più perché l’età di inizio della pratica sportiva agonistica si abbassa progressivamente, anticipando i relativi processi di adattamento cardio-vascolare. Succede soprattutto in discipline di resistenza come ciclismo, canottaggio, fondo o mezzofondo".
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