La Gazzetta dello Sport, a seguito della sconfitta per 3 a 0 del Milan di Rino Gattuso allo Stadio Marcantonio Bentegodi contro il Verona, ha titolato la prima pagina odierna con un’accusa rivolta proprio ai rossoneri: “Milan senza dignità”.
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La Gazzetta attacca, il Milan risponde: “È un accanimento che trascende il giudizio tecnico…”
Il comunicato stampa del Milan in risposta alle accuse da parte della Gazzetta dello Sport.
Il titolo non è passato inosservato al club di via Aldo Moro, che si è difeso dalle accuse morali seppur senza giustificare la sconfitta, attraverso un comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale.
”La sconfitta di Verona è stata senza alcun dubbio grave, mortificante e inaccettabile. Ma rispetto all'integrità morale riconosciuta e comprovata di un allenatore, di uno staff tecnico e di una intera squadra, è altrettanto inaccettabile ogni forma di confusione sul concetto di dignità. Il Milan ha chiesto scusa per la partita di Verona, che presta il fianco a critiche, dure, molteplici e severe, ma puntare il dito sulla dignità lascia il retrogusto molto amaro di un accanimento che trascende il giudizio tecnico e l'esercizio di critica. Toni e giudizi non possono e non devono perdere l'equilibrio, anche di fronte ad una pessima, da parte del Milan, partita di calcio come quella di Verona: il pallone resta il pallone, la dignità resta ben altro. Purtroppo la valanga mediatica, iniziata nel pre-partita di Milan-Bologna, ha inghiottito le due vittorie consecutive rossonere fra campionato e coppa. Ma al momento della serenità ritrovata di Donnarumma, si è passati dal suo caso alla bruttissima prova di Verona da parte di tutta la squadra. Tra critiche dure e accettabili, ma anche di tanto, troppo, accanimento, non c’è mai pace nell’atmosfera che respira anche la squadra. Nessun alibi, ma poi può accadere in tutto questo che la reattività psicologica sul campo non sia all’altezza. La terza partita settimanale con gli stessi uomini in una fase di nuova preparazione? Anche questo è un argomento, fermo restando che, giustamente, Rino Gattuso deve lavorare anche sui punti di riferimento, sull’abitudine a giocare insieme, per la coesione e l’identità di squadra.”
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