serie a

Kakà: “Il Milan ha imboccato la strada giusta, Maldini e Leonardo una garanzia. La Juventus…”

Kakà: “Il Milan ha imboccato la strada giusta, Maldini e Leonardo una garanzia. La Juventus…”

Le dichiarazioni di Kakà sul nuovo Milan: "Sono certo che l’intesa fra Maldini e Leonardo due funzionerà"

Mediagol40

Con Maldini, Leonardo e Gattuso in panchina, il nuovo Milan può tornare ad essere protagonista.

Ne è certo Kakà, grande ex rossonero, che intervenuto ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', ha detto la sua riguardo alla nuova società: "Esperienza, contatti internazionali con Fifa, Uefa, grandi club. Leo ha fatto tutto, ha girato il mondo. È intelligente e conosce bene anche il mondo della comunicazione. Sa come si gestisce una squadra importante. Paolo è la storia, la bandiera. È l’idolo. Nel mondo, se si parla di Milan si parla di Paolo e viceversa. Paolo è la fedeltà. Non voglio dire nulla della precedente dirigenza, con la quale c’era stato qualche contatto, ma questa ha qualcosa di diverso, perché ha ritrovato il dna rossonero. Ha recuperato le caratteristiche del club, il senso di appartenenza. Leo e Paolo che sono tornati e Gattuso che è rimasto in panchina. Rino è uno che porta grinta, ha lo spirito di chi non molla, era così quando giocava ed è uguale a se stesso da allenatore. Il Milan ha imboccato la strada giusta. Non so che cosa farà di preciso Maldini nel club, probabilmente avrà un ruolo simile a quello di Leonardo, ma sono certo che l’intesa fra i due funzionerà". 

Sulle ambizioni della squadra: "È una squadra che sta seriamente cercando di riprendere il suo posto nel grande calcio. E non bisognerà trascurare l’Europa League: quando arriveranno le squadre eliminate dalla Champions League sarà un torneo molto affascinante e vincerlo potrebbe essere fondamentale. Il Milan era abituato ad altre imprese in Europa, capisco i tifosi, io sono uno di loro, ma ricominciare ad avere successo è il primo obiettivo. E poi vincendo ci sarebbe la Supercoppa europea, pensate all’Atletico che batte il Real Madrid: mai dire mai. L’ideale è immaginare di tornare subito in Champions League, il traguardo da un punto di vista razionale deve essere quello. La Juve ha tanta qualità, abitudine a vincere, organizzazione. Sulla carta è la squadra più forte del campionato, non ci sono discussioni, poi però possono succedere tante cose e pensare in grande è nel dna del club. Il calcio è un gioco imprevedibile. La Juventus è davanti a tutte, ma parlando del Milan penso ad esempio che la spinta dei tifosi che hanno ritrovato orgoglio possa essere un elemento determinante per scalare le gerarchie. L’obiettivo è ricostruire, però sarebbe bellissimo vincere subito".

Chiosa finale sul suo futuro: "Non ne ho idea. Come ho detto, per il momento voglio restare accanto alla mia famiglia in Brasile e non posso immaginare un impegno lavorativo preciso. Sarei comunque venuto in Italia in questo periodo per motivi personali, quindi coglierò l’occasione per tastare il terreno. Sarò a San Siro da tifoso, ma è ovvio che in futuro vorrei fare di più per il Milan. E’ una questione di tempo - ha concluso -".