Rinnovo sì, rinnovo no: Gigio Donnarumma con le spalle al muro con il procuratore Mino Raiola al centro della bufera.
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Caso Donnarumma, Curva Sud tuona: “Raiola senza scrupoli, Gigio vogliamo fatti concreti”
Il comunicato ufficiale della tifoseria organizzata rossonera sul caso Donnarumma che tiene banco in casa Milan.
Obiettivo è, per il famoso agente, ottenere quanto più possibile dal rinnovo contrattuale dell'estremo difensore rossonero, tanto da arrivare ad alcune minacce velate alla società lombarda. Di tutta risposta la replica del club, pronto ad agire se dovesse arrivare il rifiuto sulla proposta avanzata. Dopo giorni di silenzio si fa sentire anche la Curva Sud dei milanesi, con l'intento di ricevere una risposta dall'estremo difensore classe '99: “Scriviamo queste righe, nostro malgrado, perché riteniamo folle la situazione venutasi a creare con il ‘caso Donnarumma’. Stiamo parlando di un fenomeno ma pur sempre di giovanissima età, che in mano ad un procuratore senza scrupoli, sta trovandosi in una situazione che sta innervosendo e non poco società e tifosi del Milan- si legge nel comunicato ufficiale del gruppo organizzato-. E’ incredibile come un personaggio possa fare tutto questo tenendo in scacco la società Milan e in parte anche un ragazzo di 18 anni che passa dal baciare la maglia ogni domenica a essere oggetto di discussione, inevitabilmente, dato che sembra un battere cassa fine a se stesso, quello che sta avvenendo. La volontà del giocatore deve avere un peso, la volontà delle società anche, non è possibile che certi personaggi possano non avere scrupoli, e permettersi certi comportamenti, dato che lo scopo principale di questo mercante, è trovare l’accordo e inserire clausole a proprio favore, per cui come avvenuto con la Juventus e Pogba possa intascare un sacco di soldi su una futura rivendita".
"Parliamo tanto di un calcio italiano in grande crisi, e con un potere economico inferiore a quello di altre nazioni, ma se le regole consentono a certa gente di portare via soldi dal mondo del calcio per il proprio tornaconto personale, diventa impossibile sperare in una crescita. Si tratta di milioni di euro che escono dal circuito del calcio e che non ci rientreranno mai più. Ci sono società all’estero che con certi procuratori hanno chiuso, purtroppo al Milan qualcuno pensò bene di aprire le porte a certa gente e purtroppo oggi si vedono i frutti di quel tipo di gestione. Auspichiamo che la nuova società possa finalmente liberarsi di questi personaggi e ripartire in maniera virtuosa, senza subire ricatto alcuno. E speriamo vivamente nell’intervento della federazione, al fine di limitare il potere in mano ai procuratori, perché tutte le componenti del calcio siano sotto una regolamentazione che abbia come scopo finale la crescita del nostro movimento e non delle tasche di chi gestisce i rapporti tra giocatori e società. A Gigio chiediamo di dimostrare ancora una volta carattere e amore per il Milan, ma con fatti concreti, perché purtroppo l’amore non si alimenta solo con i baci ma anche con grandi gesti”.
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