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Juventus, Cobolli Gigli: “Agnelli ha detto cogl**ne in amicizia! Conte esagitato, non vorrei essere sua moglie! Il retroscena di Arezzo…”

Juventus, Cobolli Gigli: “Agnelli ha detto cogl**ne in amicizia! Conte esagitato, non vorrei essere sua moglie! Il retroscena di Arezzo…”

Le parole dell'ex presidente della Juventus

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Giovanni CobolliGigli torna sulle tensioni sorte tra Antonio Conte e Andrea Agnelli.

L'ex presidente della Juventus, ai microfoni di Radio Punto Nuovo, ha detto la sua in merito allo sgradevole scambio di cortesie tra il tecnico nerazzurro ed il presidente della Juventus a margine della sfida valida per la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra i bianconeri e l'Inter.

"Il termine 'coglione' può essere usato anche per dire 'stupido'. Non escludo che, l'avvocato - una persona raffinatissima - l'abbia detto anche in amicizia. Ieri Andrea Agnelli è stato vittima di sé stesso e del fatto che i social ti controllano in ogni momento. Usciva da 90' di partita combattuta ed si è sfogato di quanto accumulato in tutto questo tempo contro Conte. L'errore è aver usato il termine in maniera offensiva. Conte è sicuramente un allenatore competente, ma esagitata: non vorrei essere sua moglie o sua figlia. È di alti valori tecnici, ma a livello umano un po' meno. Nel momento in cui sostituimmo Ranieri per Conte, parlandone con Blanc gli ricordai cosa successe ad Arezzo in una partita di Serie B in cui la Juve vinse 5-1 e festeggiò il ritorno in Serie A. Fuori la porta si sentiva una persona che urlava ed era Conte incazzato nero perché non avevamo pareggiato. Segnalai quella reazione scomposta, senza senso, anche se nessuno gli diede grande importanza. Per me denotava una mentalità di un allenatore che non sarebbe potuto essere quello della Juventus. Stile Juve? Agnelli ha la disgrazia e la fortuna di portare un cognome pesante, sebbene sia differente da suo padre, lo sfogo lo si nota, ma poi passa. Pensate quanti altri presidenti di Serie A, e non solo, utilizzano il torpiloquio: Cellino, Zamparini, De Laurentiis. Quest'ultimo è giustificato in quanto nobile e ritiene tutti gli altri vassalli".