"Il patteggiamento della Juventus? Come noto, era già stata penalizzata nel campionato italiano per le plusvalenze, che non sono vietate come previsto dalla legge. I dieci punti di penalizzazione hanno di fatto eliminato la Juve dalla corsa alla Champions". Così Giovanni Giammarva, intervistato ai microfoni di "Tuttomercatoweb". Nei giorni scorsi, la Juventus, tramite il Chief Football Officier Calvo ed il presidente Ferrero, ha deciso di chiedere il patteggiamento per il caso relarivo alla manovra stipendi. Una soluzione accettata dal Tribunale Federale Nazionale, con la società bianconera che dovrà pagare un'ammenda di 718 mila euro e non subirà ulteriori penalizzazioni in termini di punti in classifica.
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Giammarva, l’ex Palermo: “Patteggiamento? Alla Juventus è andata bene. Ora la Uefa”
"Il problema degli stipendi è sicuramente più importante delle plusvalenze. Non mi aspettavo questo tipo di soluzione: se sono stati tolti dieci punti per le plusvalenze e viene invece accolto il pagamento di una sanzione pecuniaria chiudendo così la procedure, direi che alla Juventus è andata bene - ha spiegato il noto commercialista, revisore dei conti ed ex presidente del Palermo -. È stata una sentenza equilibrata, non vi è un attacco sul piano sportivo: c’è stato un danno economico e viene ripagato, appunto, in termini economici. Aspettando, ovviamente, la UEFA. Certamente poco più di settecentomila euro non spostano certo chissà cosa nell’economia della Juventus. Il procedimento della UEFA invece potrebbe essere più duro anche se tutti auspicano che si possa allineare a quanto fatto dalla FIGC. Con questo provvedimento si rischia di creare un precedente? Bisogna anche valutare il contesto. La vicenda stipendi è relativa al periodo del Covid. È qualcosa che non si può ripetere, almeno tutti speriamo sia così. Contestualizzando la vicenda c’è l’attenuante. Certamente adesso ci saranno maggiori controlli da parte degli organi preposti", ha concluso Giammarva.
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