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Inter-Milan, Nainggolan: “Higuain? Mi tengo stretto Icardi. Quelle notti con Spalletti…”

Inter-Milan, Nainggolan: “Higuain? Mi tengo stretto Icardi. Quelle notti con Spalletti…”

Le parole del centrocampista belga in vista del derby della Madonnina: "L'Inter vale tanto, ma il Milan ci farà sudare..."

Mediagol7

Quattro giorni e sarà Inter-Milan, match valido per la nona giornata del campionato di Serie A.

Chi, intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport', ha detto la sua in vista del derby della Madonnina, in programma domenica sera allo stadio "Meazza" (fischio d'inizio alle ore 20.30), è stato uno degli uomini copertina della squadra di Luciano Spalletti: Radja Nainggolan.

Il centrocampista belga è approdato in quel di Milano nel corso della sessione estiva di calciomercato a titolo definitivo: il club nerazzurro, per assicurarsi le prestazioni del classe '88, ha versato nelle casse della Roma 38 milioni + bonus (24 milioni cash più Santon e Zaniolo come contropartite per i giallorossi). Ed il calciatore ha firmato un contratto che lo legherà all'Inter per i prossimi quattro anni, fino al 2022.

"Vivo questa vigilia in maniera serena, è un mio pregio preparare tutte le partite allo stesso modo. Ma sono curioso di scoprire il mio primo derby di Milano, sono le sfide che mi piacciono, sai già cosa ti stai giocando. A un mio amico ho detto: se perdo entrambi i derby e a fine anno io sono in Champions e loro no, va bene comunque. Le sei vittorie ci hanno dato autostima. L'Inter vale tanto, ma deve ancora migliorare nel soffrire meno per vincere - ha dichiarato Nainggolan -. Il Milan è forte forte, ci farà sudare. Higuain? È molto bravo, sa giocare con i compagni fuori dall’area, ma io mi tengo stretto Icardi che con mezza occasione riesce a fare gol. Il derby di Roma? Lì avevo dei compagni romani e romanisti che, se perdevi, due mesi dopo ancora te lo rinfacciavano. Qui non è così, anche se sono certo che a San Siro domenica ci sarà un boato impressionante. Spalletti mi ripete di continuo che le due gare con il Milan valgono un campionato a parte. Se mi mettesse in panchina? Gli direi che va bene, non c'è problema (ride, ndr). Che dire, io gare così di solito non le salto. Chi toglierei al Milan? Bonaventura, intelligente e forte tecnicamente, un bel giocatore".

SPALLETTI -"So cosa vuole da me. Ho pagato l'infortunio, ma sto arrivando al massimo, manco poco. Un giorno alla Roma mi prese da parte e mi disse: 'Qui c'è da cambiare qualcosa. Ti voglio proteggere, ora dormi 4-5 giorni nel centro sportivo'. E io: 'Va bene, accetto'. Arrivai in ritiro e lui era presente. Rimasi colpito, mi fece piacere: aveva rinunciato al suo tempo libero per stare con me. Lui sa come prendermi. Sì, ho i miei lati negativi, faccio ragionamenti particolari dovuti al mio passato. Ma mi piace vivere sempre al massimo. Trequartista? Lui non chiama così quel ruolo, per paura che poi sentendomi tale io non rientri. Mi disse solo: 'Radja, tu farai il centrocampista aggiunto'".

MODRIC E NON SOLO -"Il giocatore più forte con cui ho giocato? Scontato dire Totti. Penso a Pjanic, la Juve senza di lui non è la Juve. E poi Maicon: lo guardavi e pensavi: 'Ma questo come c***o fa?'. Modric? E' il più forte che c'è nel ruolo, ma vorrei prima giocarci insieme... E comunque sono felice dei compagni che ho adesso. Se ho mai chiesto la 4 a Zanetti? Eh, la battuta gliel'ho fatta e lui non ha risposto. Barella il mio erede? Mi ci rivedo in tante cose, avete visto l’esordio con la Nazionale?", ha concluso. 

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